Ogni volta che ricomincia la stagione di allenamenti per le scalate, nessuno di noi sta più attaccato ad alcunché. Quando poi ricominci dopo 3 anni che non arrampichi davvero allenandoti serialmente e 4 che non fai vie serie in montagna… tutto si complica…
Ho appena ripreso a schiacciar roccia e ci vorranno chilometri di prese per ritornare come prima, ma penso che di qui a tre mesi potrò almeno giocare su qualche linea interessante. Tre settimane e ho messo le mani su calcare, gneiss, granito, metabasite, scisti verdi e… resina. La mente ci mette un attimo a riprendersi abituandosi al vuoto, ai chiodi, che siano corti o lunghi, l’intelligenza motoria… ora manca solo la “biella” sulle tacche piccole.
Volendo mantenere un peso da boxer invece che da arrampicatore, non sarà facile, ma sarà molto semplice.
Alle volte quando per le interviste parlo con il mio amico Alberto Gnerro, che da sempre è un fascio di nervi e muscoli, mi sembra d’esser la sua custodia.
Il bello di ricominciare è che nuovamente ricerchi luoghi che non hai visto, persone che non conosci, e ritrovi la il tempo passato nei volti delle persone storiche che da una vita ti accompagnano. Ricerchi la musica spirituale, i sorrisi, il “casino”, i liquori dei posti che tocchi, i piatti tipici. Ricerchi le storie di paese, le voci locali, la grande avventura, i sogni di immense montagne.
Ricerchi… il cellulare di Caio di Traversella caduto sotto un mare di blocchi! 🙂 🙂 🙂
(L’amore per la speleologia qui aiuta!)
Comunque vada… qualcosa trovi!
…e intanto le prese che tieni si fanno millimetriche e la voglia di acendere, sempre più forte!
Buona Montagna!