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9 Settembre 2013

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DREI ZINNEN ALPINE RUN Petro Mamu, irraggiungibile!

Le Tre Cime di Lavaredo si sono inchinate ieri per la prima volta allo strapotere del campione del mondo di corsa in montagna del 2012, il ventinovenne eritreo Petro Mamu, che ha dato una indiscutibile dimostrazione di forza vincendo la 16^ edizione della Südtirol Tre Cime Alpin chiusa in 1h 22’46” sul neozelandese della val di Fiemme Jonathan Wyatt che è giunto al traguardo in 1h 27’46” davanti agli altoatesini Thomas Niederegger e Roland Clara che hanno chiuso nell’ordine, rispettivamente a 8’ e 9’ dal vincitore. Quinto il forestale Emanuele Manzi, vincitore dell’edizione del 2000.

Successo azzurro fra le donne, dove le favorite Renate Rungger (1h 49’28”) e Sara Bottarelli (1h 49’43”) hanno confermato la loro superioritá e i pronostici della vigilia chiudendo prima e seconda davanti alla sorpresa della giornata, la britannica Emmie Collinge, terza sul podio in 1h 54’19”. Quarta l’altra altoatesina Edeltraud Thaler davanti all’austriaca di Lienz Susanne Mair.

Sole alla partenza, un po’ piú fresco sul tracciato e all’arrivo. Un tempo ideale per correre, anche in salita, ed il campione del mondo 2012 di corsa in montagna, l’eritreo Petro Mamu, in gara con il suo giovane connazionale Youssef Tekle, lo hanno dimostrato subito a tutti, fin dalla partenza. La coppia africana ha dettato il ritmo fin dal giro di Sesto Pusteria ed ha poi mantenuto costantemente il comando della corsa fino al rifugio di Fondovalle, dove i due sono passati con giá 1’ di vantaggio su Jonathan Wyatt e distacchi ancora maggiori sui tedeschi Timo Zeiler e Korbinian Schönberger e sugli azzurri Roland Clara, Emanuele Manzi e Thomas Niederegger.

La salita al rifugio Zygmondi Comici ha visto l’attacco deciso di Petro Mamu che si è liberato anche del connazionale Tekle, riassorbito via via dal gruppo degli inseguitori nel quale stavano progressivamente crescendo sia Jonathan Wyatt come pure i due altoatesini Thomas Niederegger e Roland Clara. Passo piú pesante invece per il campione tedesco Timo Zeiler superato dal forestale italiano Emanuele Manzi nell’inseguimento dei primi.

Il passaggio al rifugio Pian di Cengia ha praticamente sancito quello che sará poi anche il podio finale della gara, con Petro Mamu divenuto ormai irraggiungibile con i suoi 5’ di vantaggio accumulati su Jonathan Wyatt il quale, a sua volta, vantava un vantaggio di 2’ su Thomas Niederegger. Piú staccati Emanuele Manzi e Roland Clara, in lotta per le posizioni a ridosso del podio. Appena un quarto d’ora dopo, lo spiazzo antistante il rifugio Locatelli vedeva l’arrivo a braccia alzate di Petro Mamu, che ha fatto segnare il secondo miglior tempo di sempre sul tracciato di 17,5 km, restando peró lontano dal record del 2001 di Jonathan Wyatt che allora chiuse in 1h 19’ 58”. Secondo, come l’anno scorso, Jonathan Wyatt e terzo posto per Thomas Niederegger, davanti a Roland Clara che in discesa e nel piano è riuscito a scrollarsi di dosso il vincitore di 13 anni fa, Emanuele Manzi.

A quindici anni dalla prima e unica vittoria femminile altoatesina alla Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, firmata nel 1998 da Natalie Santer, Renate Rungger, l’indiscussa regina nostrana sulle lunghe distanze, è stata la seconda atleta sudtirolese a imprimere il suo sigillo sulla piú spettacolare delle corse in montagna di tutto l’Alto Adige. L’atleta di Sarentino ha confermato i pronostici della vigilia correndo una gara accorta sulle orme di Edeltraud Thaler, della britannica Emmie Collinge e di Elisa Compagnoni, prima di dare lo scossone decisivo alla classifica, insieme alla campionessa italiana juniores di corsa in montagna Sara Bottarelli quando la salita, fra il Comici ed il Pian di Cengia si è fatta durissima per tutti. In breve le due favorite della vigilia hanno fatto il vuoto dietro di loro lasciando a poco meno di 5’ di distanza il gruppetto delle inseguitrici formato da Emmie Collinge, Edeltraud Thaler e dall’austriaca Susanne Mair e sono andate a giocarsi, sempre con Renate Rungger a fare l’andatura, la vittoria nella discesa e nel piano finale. In quel tratto Sara Bottarelli ha tentato il recupero e l’attacco, ma senza trovare il guizzo necessario per sottrarre a Renate Rungger, che ieri correva insieme ai genitori, il primo gradino del podio ed il meritato successo nella gara.

Info: www.dreizinnenlauf.com

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