«Giocare a calcio, fare le veline, andare in discoteca sono le “figate” di oggi per la maggior parte dei giovani, ma anche scrivere è una “figata” ed è questa passione per la scrittura che il Premio ITAS del Libro di Montagna con la nuova sezione dedicata ai ragazzi “Montagnav(v)entura” vuole trasmettere».

A dirlo è Enrico Brizzi, l’enfante prodige della letteratura italiana, assurto giovanissimo nell’empireo dei grandi scrittori italiani con il suo Jack Frusciante è uscito dal gruppo e oggi impegnato a presiedere lo storico Premio Itas del Libro di Montagna, presentato il 20 settembre, a PordenoneLegge nello spazio ITASincontra.

Brizzi ha ricevuto ufficialmente il testimone di nuovo presidente dello storico premio dal direttore generale di ITAS, Ermanno Grassi. Un Premio che alla sua nuova edizione punta i riflettori tutto sui giovani, con l’inedita sezione Montagnav(v)entura, dedicata ai ragazzi dai 16 ai 26 anni. «Questa sezione del Premio ITAS del Libro di Montagna è preziosissima perché per i giovani è importante avere qualcuno che ti valorizza, soprattutto in un settore come la letteratura, ma non solo».

Brizzi, classe 1974, che con la presidenza del Premio ITAS punta a scrollarsi di dosso la definizione che sempre lo accompagna di “giovane autore”, a PordenoneLegge ha dato anche qualche anticipazione sui suoi prossimi progetti non solo editoriali:

«La prossima primavera uscirà il terzo volume della trilogia iniziata nel 2008 con L’inattesa piega degli eventi ed un libro per una nuova collana dedicata alla narrativa attorno al cibo, che sarà una raccolta di racconti con – in qualche modo – un fil rouge gastronomico. Sempre la prossima primavera, poi, partirò per un nuovo viaggio a piedi: dopo il Giro delle Libertà Roma-Venezia sulle tracce di Garibaldi e Anita, a breve sarò impegnato nel Giro delle Tre Venezie, che partirà dal Veneto per poi andare in Friuli Venezia Giulia, seguire le Dolomiti fino ad arrivare in Alto Adige e, infine, a Trento, con una punta lungo il Piave perché il tema di questa nuova avventura è la Grande Guerra».

Un’abitudine ormai consolidata quella di Brizzi con i viaggi a piedi, che per lo scrittore bolognese assumono un significato di profonda ricerca interiore, di conoscenza e di incontri: «Camminare, specie in montagna, è come scrivere. Ci si mette in viaggio, ci si allena, e non si deve avere fretta di arrivare. Allo stesso modo, quando si scrive, si deve continuare a farlo, senza pretendere di raggiungere subito dei risultati, ma non solo. I grandi viaggi sono esperienze estreme come è estremo raccontare di se stessi e degli altri».

Il nuovo appuntamento con Enrico Brizzi, ora in libreria con La legge della giungla, edizioni Laterza, è il 13 ottobre alle 15 al Rifugio Maranza di Trento: un incontro, a cui seguirà una merenda in pieno stile montano, rivolto soprattutto ai giovani, ma anche a tutti gli appassionati di montagna e ai fan dello scrittore che avranno la possibilità di incontrarlo vis a vis per due ore di appassionanti racconti.

La 41esima edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna presieduta da Brizzi, si annuncia – pertanto – con un’intensa carica innovativa. Per il 2013,  ITAS affiancherà alla formula “storica” del premio – dedicato all’opera narrativa o non narrativa sull’alpinismo, la storia della montagna, i viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura, e in generale sulla montagna come vita – il riconoscimento per la miglior opera prima pubblicata sul tema della montagna e il Premio ITAS giovani: Premio ITAS “Montagnav(v)entura”.  A concorrere saranno chiamati con inediti in italiano gli aspiranti scrittori tra i 16 e i 26 anni e la sintonia con i tempi si vede anche nella formula di partecipazione decisa per i ragazzi. Tra i generi proposti, oltre all’umorismo e al fantasy, una terza sezione: R@cconto, basato sulle nuove modalità di comunicazione, come sms, email, chat, social network e blog.

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Info: www.gruppoitas.it – www.enricobrizzi.it

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