Da tre giorni Michele Forzinetti, 26 anni, si è installato in cima ad un cipresso nel Parco degli Estensi di Varese, per protestare contro la decisione da parte del Comune di abbattere – oltre a quello su cui si trova lui – altri 15 cipressi presenti nel parco, per ragioni legate alla convivenza di queste con altre piante, in particolare alcuni tassi secolari, che ne verrebbero soffocate.
Per Michele, appassionato climber e attivo difensore dell’ambiente, dopo aver tentato la via dei comitati cittadini e dei social network per impedire l’abbattimento di questi alberi a cui si sente particolarmente legato, come molti suoi concittadini, la scelta di adottare questa forma apparentemente estrema di protesta è stata spontanea: “rimarrò quassù almeno fino a giovedì sera“, ci ha raccontato al telefono, “quando è prevista una riunione della giunta comunale in merito a questa questione“.
Ci siamo quindi fatti raccontare da Michele le motivazioni di questo gesto, che tra i predecessori ne ha almeno un letterario – il Cosimo, “Barone rampante” di Calvino, che salito su un albero da ragazzino per protesta non è più sceso! – oltre all’americana Julia “Butterfly” Hill, che dal dicembre del 1997 al dicembre 1999 è rimasta per 738 giorni su di una sequoia a circa 55 metri di altezza nella foresta di Headwaters in Colorado, per impedirne l’abbattimento.
Mentre Michele prosegue la sua protesta, munito di un cellulare, un tablet e una thermos, supportato dalla solidarietà di molti – dagli happening alla base del cipresso ai molti messaggi su Facebook – vi invitiamo ad ascoltarlo in questa intervista audio, dove ci parla di una battaglia che non è solo per l’ambiente, ma anche e soprattutto per una cittadinanza consapevole!
Ascolta l’intervista a Michele Forzinetti:
Testo e intervista di Andrea Bianchi – Mountainblog.it
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