Dal 28 settembre al 4 ottobre si tiene a Trento il 115° congresso della SAT “Giovani e Montagna: Spazi, percezioni, valori“.
Il tema di questa edizione è stato scelto appositamente per sfatare la visione negativa che spesso domina il pensiero dei giovani nei confronti della montagna. Tutti dovrebbero riconoscere nella montagna un luogo privilegiato di socializzazione, di conoscenza di realtà, di interessanti incontri (lungo i sentieri, sulle vie di arrampicata, nei rifugi), di esperienze ricreative e sportive da compiere in comune, di momenti di ricreazione e svago in totale libertà, lontani dai pressanti condizionamenti delle masse.
“Spazi, percezioni e valori” sono i tre ambiti che fanno da cornice generale per i singoli incontri e per le serate centrali dedicate rispettivamente alla celebrazione del centenario e alla discussione del tema congressuale.
“Spazi” allude a tutti quelli ambienti, naturali o umani, tipici della montagna: dai boschi alle rocce, dai rifugi alle vette, dalle malghe ai ghiacciai, e molti altri.
“Percezioni” vorrebbe suggerire l’importanza del mondo alpino come “serbatoio” sia di preziose esperienze individuali, soggettive, della montagna, sia di percezioni più oggettive, ad esempio di studio scientifico, storico o antropologico.
“Valori” si riferisce a quell’insieme di esperienze profonde (individuali o di relazione) che l’ambiente alpino custodisce e che può suggerire se inteso in un certo modo.
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