Anno dopo anno, avventura dopo avventura, mi son chiesto una quantità di cose superiore al numero di granelli di sabbia che colmano il deserto. Ho cercato risposte: spesso pratiche a domande reali.
Non sempre è stato possibile. La trascendenza non è soggetta a tempo o a spazio, unica veriità ricercata.
Ho attraversato deserti di ghiaccio e di neve, e deserti verticali di pietra. Ho letto, scritto e vissuto.
Vuoto pieno del tutto, nemesi del nulla.
Da tanto mi chiedevo che odore vi fosse nelle distese sabbiose. Un non profumo come nei ghiacciai, o l’odore di una temperatura come nelle pareti senza vita, o ancora essenze di avventure e spezie, come nei crinali di bassa quota dove la macchia racconta una storia antica eppur moderna…
Ho finalmete visto deserto di sabbia… non ho scoperto un odore come pensavo, ma piuttosto meraviglia… meraviglia, giochi di luce e di ombra e il peso specifico della mia anima.
Christian Roccati
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