Nove turisti stranieri sono stati uccisi nella notte del 23 giugno da uomini armati al campo base del Nanga Parbat, nel nord del Pakistan, nella regione del Kashmir.
I turisti erano provenienti da Russia, Cina e Ucraina. Uccisa anche la guida pakistana. Non è chiaro se avessero in programma di scalare la montagna o se stessero solo visitando la zona, che si trova nella regione Gilgit-Baltistan del Pakistan. Il capo della polizia locale Barkat Ali ha dichiarato di aver appreso dell’attacco quando la guida locale dei turisti ha chiamato la polizia.
Il Nanga Parbat è la nona montagna più alta del mondo. L’area di Gilgit-Baltisan è solitamente pacifica, anche se negli anni recenti si sono verificate alcune violenze settarie tra musulmani sunniti e sciiti. L’area è una destinazione popolare tra i turisti perchè include montagne molto alte, incluso il K2, la seconda più alta del mondo.
L’azione è stata rivendicata il 23 giugno dal movimento estremista islamico talebano Jandullah. In un messaggio il portavoce del movimento, Ahmed Marwat, ha dichiarato: ‘’Abbiamo realizzato l’attacco perchè i turisti erano degli infedeli e nemici dei musulmani’’.
Fonte e approfondimenti: qn.quotidiano.net
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