…Oscuri eroi colla fronte impastata di sudore
Una lettura molto particolare…
…Una testimonianza diretta relativa alla Prima Grande Guerra a firma Giovanni Biondi, 260 fotografie d’epoca, molte di esse inedite, 28 schizzi schematici e note di approfondimento.
Già questo basterebbe a incuriosire il lettore avvalorandone i contenuti: in realtà questa premessa sintentica non parla affatto del compendio d’informazioni che si evincono dal volume, di varia natura e importanza. Il testo è contraddistito da quattro diarii che si riferiscono a quattro epoche della prima guerra mondiale.
“Le battaglie degli altipiani”, dal 10 aprile a l settembre del 1916, “Il ritorno sugli altipiani”, dal 1 febbraio al 17 luglio 1917, “La dolorosa parentesi del Carso”, dal 17 luglio 1917 al 14 febbraio 1918 e “Il terzo anno di guerra sugli altipiani”, dal 14 febbraio al 31 dicembre 1918.
I testi sono precisi, riportando anche gli errori contenuti nei manoscritti originali e garantendo così una quantità enorme di metainformazioni, secondo il metodo storico più evoluto e tanto caro al Portelli de “L’ordine è già stato eseguito”.
L’esegesi della fonte è corretta e puntuale; la grafica e l’insieme delle immagini ne favoriscono la comprensione. Sostanzialmente questo volume è un lavoro eccellente che può rappresentare un documento estremamente importante e quindi un oggetto di studio e al contempo una lettura erudita per chi voglia immergersi totalmente in quei terribili anni d’inizio ‘900.
Gli elementi più classici del conflitto non si evincono solamente, ma piuttosto colpiscono in pieno il fruitore che è catapultato in uno tra i più stazianti eventi della storia umana.
I curatori dell’opera non potevano deludere il pubblico in alcun modo. Walter Belotti, appassinato naturalista dell’alta valle Camonica, ricerca da anni le tradizioni locali e i costumi storici, di evento in evento, dal 1970. E’ tra i fondatori del museo della guerra Bianca in Adamello, vincitore del premio Valsecchi e accademico del GISM, il Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, dal 1996.
Mauro Ezio Cavalleri vive a Erbusco, in Franciacorta, appassionato storico e ricercatore del periodo del primo conflitto mondiale è socio e collaboratore del museo della guerra Bianca e appassionato bibliofilo.
Non resta che prende il tomo: leggerlo nel silenzio e poi rileggerlo, percependo persino i suoni e gli odori di quel tempo che nostro malgrado fu.