Il “Miele delle Dolomiti Bellunesi” ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Sabato scorso, 12 marzo, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento relativo alla registrazione della nuova denominazione.
La DOP è un marchio di tutela, assegnato dall’Unione Europea ai prodotti alimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti.
L’ambiente geografico comprende infatti sia fattori naturali (clima, suolo, caratteristiche ambientali) che elementi umani, legati alle tecniche di produzione tramandate nel tempo; l’insieme di questi fattori consente di ottenere prodotti caratteristici, inimitabili al di fuori di una determinata zona produttiva.
Per questo la normativa europea prevede che le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione di un prodotto DOP avvengano in un’area geografica delimitata, rispettando un disciplinare tecnico di produzione.
Tutti i prodotti DOP sono individuabili grazie ad un marchio europeo giallo-rosso.
Il Miele delle Dolomiti Bellunesi Dop è prodotto nell’intero territorio della provincia di Belluno, dall’ecotipo locale di “Apis mellifera”.
Sono previste sei tipologie di Miele delle Dolomiti Bellunesi, in funzione dei diversi nettari utilizzati dalle api: millefiori, acacia, tiglio, castagno, rododendro, tarassaco.
Il disciplinare così descrive le caratteristiche dei sei diversi mieli:
Il Millefiori ha colore dal giallo chiaro all’ambrato, sapore dolciastro, morbido con spiccata tendenza alla cristallizzazione.
Il miele di Acacia (o Robinia) è chiaro, trasparente, dal sapore delicato e molto dolce, con profumo che ricorda i fiori di robinia, tipicamente liquido.
I miele di Tiglio ha colore variabile dal giallo al verdolino, sapore con leggero retrogusto amaro, odore fresco, balsamico, aspetto pastoso con cristallizzazione ritardata.
Il miele di Castagno è invece di colore bruno scuro, poco dolce, amarognolo, tannico, con odore pungente e aromatico.
Il pregiato miele di Rododendro ha un aspetto da quasi incolore fino al bianco o beige chiaro dopo la cristallizzazione, sapore delicato, odore vegetale e fruttato, aspetto liquido e poi pastoso a granulazione fine.
Il miele di Tarassaco ha riflessi gialli, è poco o normalmente dolce, solitamente acido, leggermente amaro e astringente.
L’apicoltura è sempre stata diffusa nella montagna bellunese e la ricca flora alpina comprende molte specie di elevato interesse apistico. Molti apicoltori che operano nei 15 Comuni del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi aderiscono da anni al circuito “Carta Qualità” del Parco e si fregiano del logo dell’area protetta.
“Questo ulteriore riconoscimento del loro lavoro non potrà che favorire lo sviluppo di un’attività da sempre legata in modo indissolubile al territorio e che richiede, per essere esercitata, un’alta qualità ambientale” ha dichiarato il Direttore del Parco, Nino Martino, salutando con entusiasmo l’inserimento del miele Dolomiti Bellunesi nell’elenco dei prodotti DOP.
Con questa nuova denominazione il Veneto raggiunge quota 17 nel numero dei prodotti DOP, cui vanno aggiunti 18 prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta), 27 Vini DOC e 11 vini DOCG, oltre a 7 Indicazioni Geografiche Tipiche e a 367 prodotti tradizionali.
“Un patrimonio agroalimentare straordinario – ha concluso il Direttore Martino – che include anche prodotti tipici dell’ambiente montano, come il formaggio Piave o il fagiolo di Lamon, un patrimonio che il progetto “Carta Qualità” del Parco è impegnato a promuovere e valorizzare da oltre dieci anni”.
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