In preparazione della III Conferenza internazionale sull’acqua, che si terrà a Venezia il 25 e 26 novembre 2010, è stato previsto un seminario tematico. Il 29 settembre, nella sala Silvestri della Facoltà di Economia, a Trento, con inizio alle ore 10.00, si terrà un workshop sul rischio idrogeologico nelle Alpi.
L’acqua nelle regioni montane da sempre è stata risorsa e minaccia e le alluvioni e frane hanno determinato lo sviluppo stesso delle Alpi. L’importanza dei rischi naturali è tale che la Convenzione delle Alpi ha istituito un’apposito gruppo di lavoro su questo tema. Con l’aumento della complessità della società e dell’esigenza di sicurezza dei collegamenti il tema ha acquisito ulteriore importanza e d’altra parte il cambiamento climatico costituisce un forte elemento di insicurezza e potenziale minaccia nel prossimo futuro. Il Workshop di Trento farà il punto sulla discussione, concentrando l’attenzione sulla direttiva europea 2007/60/CE relativa alla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni.
Nella mattinata verrà fatto il punto sull’attività dei gruppi di lavoro sui rischi naturali (Prof. Colonna, piattaforma Acqua, e Prof. Zischg, piattaforma Rischi Naturali), sui contenuti e l’applicazione della direttiva (Prof. Claps, Università Torino), sulle esperienze nella definzione delle aree a rischio e della loro gestione (ing. Guarino, Autorità dell’Adige) e sugli strumenti tecnici a disposzione (prof. Rigon, Università Trento). Nel pomeriggio in una tavola rotonda introdotta e moderata dal Prof Armanini (Università di Trento) confronteranno le loro esperienze e rispettive strategie nella gestione del rischio in ambiente alpino, con riferimento alla direttiva ‘alluvioni’, i rappresentanti di alcune regioni alpine: Alto Adige/Suedtirol (ing. Macconi), Valle d’Aosta (ing. Rocco), servizio sistemazioni montane, sezione Tirolo (ing. Kurz), Cantone Grigioni (ing. Mengelt) e Provincia autonoma di Trento (ing. Fait). La discussione sarà incentrata sugli aspetti applicativi, sull’esperienza nella definizione delle aree a rischio idrogeologico e sulle conseguenze pianificatorie e urbanistiche delle aree a rischio.
Nel corso della conferenza verrà presentato e discusso il documento finale che verrà portato alla Conferenza di Venezia.
L’acqua è un elemento che caratterizza la regione alpina ed è quindi uno dei temi cui la Convenzione delle Alpi ha dedicato più spazio. L’acqua è una delle ricchezze della regione, che custodisce una riserva d’acqua strategica per l’Europa. La risorsa acqua è essenziale per l’esistenza stessa della vita, in tutte le sue forme: è quindi naturale che essa sia soggetta a varie forme e richieste di utilizzazione: oltre all’uso potabile e civile, sono di essenziale interesse quello agricolo e quello produttivo-energetico; ma al tempo stesso l’acqua –in forma di ghiaccio, neve, torrente, fiume, lago, ma anche di acqua nel terreno, è un elemento caratterizzante del paesaggio alpino. La sua corretta gestione nell’ambiente alpino è un elemento costituente delle politiche territoriali, di conservazione dell’ambiente, valorizzazione della risorsa e sviluppo sostenibile.
La Convenzione delle Alpi, trattato internazionale sottoscritto nel 1991 e ratificato da tutti gli stati che hanno territori nelle Alpi (Francia, Svizzera, Austria, Italia, Germania, Slovenia, Liechtenstein e Monaco) ha dato ampio spazio all’acqua, istituendo un’apposito gruppo di lavoro, che coinvolge i maggiori istituti di ricerca, università e tecnici del settore, con il compito di definire le problematiche e le politiche di ambito per arrivare a una dichiarazione comune e un protocollo.
Il programma del workshop:
09.30 – 10.00 Registrazione dei partecipanti
10.00 – 10.15 Saluto della Autorità e preambolo del Segretariato della
Convenzione delle Alpi (dott. A. Pacher, Vice-Presidente Provincia Autonoma di Trento, Assessore Lavori Pubblici, Ambiente e Trasporti;
dott. M. Macaluso, Segretariato Permanente Convenzione
delle Alpi)
10.15 – 10.25 Introduzione dell’RSA2 e della Water Platform
(ing. P. Colonna, membro della Piattaforma Acque della
Convenzione delle Alpi)
10.25 – 12.20 Prima sessione (moderatore: ing. P. Colonna, membro della Piattaforma Acque della Convenzione delle Alpi)
10.30 – 10.50 I rischi naturali in ambiente alpino e le attività della
Piattaforma PLANALP (prof. A. Zischg, membro della Piattaforma Rischi Naturali della Convenzione delle Alpi)
10.50 – 11.10 Dal PAI al Piano di Gestione del rischio alluvioni (ing. L. Guarino, Autorità di Bacino del fiume Adige)
11.10 – 11.30 Direttive europee e metodi di valutazione delle piene in
ambiente alpino (prof. P. Claps, Politecnico di Torino)
11.30 – 11.50 Il rischio idrogeologico nelle aree alpine: scienza, ricerca,
prospettive (prof. R. Rigon, Università degli studi di Trento – CUDAM)
11.50 – 12.20 Domande dal pubblico Conferenza stampa in una stanza attigua12.20 – 13.45 Pausa pranzo
13.45 – 16.30 Tavola Rotonda: La gestione del rischio idrogeologico in ambiente alpino e l’applicazione della direttiva 2007/60/EC (moderatore: prof. Aronne Armanini, Università degli studi di Trento – CUDAM)
13.50 – 14.10 Provincia Autonoma di Trento (ing. S. Fait, Servizio Bacini Montani)
14.10 – 14.30 Provincia Autonoma di Bolzano (dott. P. Macconi, Servizio Ripartizione Opere Idrauliche)
14.30 – 14.50 Regione Autonoma della Valle d’Aosta (ing. R.Rocco, Assessorato alle Opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica)
14.50 – 15.10 Austria, Regione Tirolo (ing. D. Kurz, servizio Wildbach und Lawinenverbauung, Sistemazione torrenti e valanghe, Sezione Tirolo)
15.10 – 15.30 Confederazione Elvetica, Canton Grigioni (ing. C. Mengelt: Servizio Forestale del Canton Grigioni)
15.30 – 16.30 Discussione e presentazione del documento finale per la
Water Conference di Venezia Con la partecipazione delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e delle Autorità di bacino del Po e dell’Alto Adriatico.
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