Prosegue il tour estivo del Trento Filmfestival. Sessanta candeline appena spente, da festeggiare nella più prestigiose località del panorama alpino italiano.

Dopo la presentazione a Cortina, Courmayeur e Giffoni, il TrentoFilmfestival, la più importante kermesse in Italia interamente dedicata alla montagna, torna infatti in Trentino e fa tappa a Madonna di Campiglio, nella suggestiva cornice delle Dolomiti di Brenta e le cime del Gruppo della Presanella, portando il proprio palinsesto in un altro affermato contenitore estivo, il festival “Il Mistero dei Monti”.

Il cinema e la montagna: un antico connubio da cui nasce l’idea di cogliere e mettere a fuoco, avvicinandolo dallo sfondo, l’universo di senso custodito dalle vette, la loro forza simbolica inesauribile.

Sezione cinema che attinge quindi dal ricco programma del Film festival di Trento e che ha visto, nella serata di mercoledì 1° agosto, la proiezione della prima delle quattro opere premiate in occasione della sessantesima edizione della storica rassegna trentina. Si tratta del documentario “Encordades” dello spagnolo Gerardo Montero Coromines, una riflessione sul ruolo delle donne nella società e nello sport, dagli anni Quaranta del secolo scorso ai nostri giorni, in particolare sulla storia dell’alpinismo.

Programmazione che è poi proseguita sabato 4, con gli spettatori del Palacampiglio che hanno potuto assistere alla proiezione del film “I basilischi” di Lina Wertmüller, opera prima del 1963 che segnò il debutto della regista.

E sempre al Palacampiglio sono in programma gli altri due appuntamenti dedicati al cinema “in alta quota”: Questa sera, mercoledì 8 agosto, con la proiezione di “La montagna al femminile” di Ingrid Runggaldier e Jochen Muller, un viaggio attraverso la storia dell’alpinismo femminile e le sue protagoniste.

E giovedì 16 agosto, quando il cartellone di TrentoFilmfestival in “vacanza” a Campiglio chiuderà con la proiezione di “Sister”, il film di Ursula Meier ispirato alla regista dal ricordo di un suo coetaneo dodicenne conosciuto in Svizzera, sul Massiccio del Giura, dove ha trascorso l’infanzia. Orso d’Argento a Berlino 2012, l’opera ha vinto all’ultimo TrentoFilmfestival il Premio Luciano Emmer, assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI).

E ad accompagnare le proiezioni, ogni sera, speciali degustazioni di Vino Santo della Cantina Toblino, vino da “meditazione” da annoverare tra le eccellenze enologiche del Trentino, ottenuto mediante un lungo ed accurato appassimento dei grappoli selezionati di Nosiola e con un’appropriata vinificazione, seguita da un invecchiamento prolungato per 6-7 anni in piccole botti.

Per maggiori informazioni: www.trentofestival.it

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