Sono arrivati da tutta Italia per correre lungo i “percorsi” che raccontano della tragedia del Vajont.
Un ricordo vissuto grazie allo sport, una corsa che con rispetto si è insinuata, prima alle pendici delle diga e dopo ne ha attraversato il coronamento.
Alle 9.15 dalla centralissima piazza di Longarone (BL), il lungo serpentone di 5000 persone, composto da atleti, famiglie, nonni, amici e anche cani al guinzaglio, ha iniziato a salire lungo i sentieri, aperti per l’occasione dall’Enel, che li avrebbero portati dinnanzi alle pareti della Diga. Ognuno con il proprio ritmo, ognuno cercando di evocare i ricordi che sono legati a quei luoghi.
Gli agonisti in lizza per la vittoria finale avevano già scoperto le carte in tavola e hanno corso secondo un preciso progetto. Manuel Bratti insieme a Giuliano De Biasi ha preso il largo nel percorso più breve. Manuela Moro, in grande spolvero, battagliava per la quinta posizione assoluta, lasciando a Monia Capelli e ad Angela De Poi la conquista della seconda piazza.
Nel tracciato intermedio Livio De Paoli e Rinaldo Segat hanno corso molti tratti spalla a spalla. solo nelle discese De Paoli riusciva a staccare il bellunese.
Nella gara più lunga Andrea Frezza è stato sempre al comando inseguito da Luciano De Lazzer e poco più dietro da Renato Camillo. Paola Dal Mas, nella competizione rosa, si è dovuta guardare le spalle dalla friulana Jennifer Senik. Nadia De Francesch ha corso cercando di mantenere la terza posizione.
Ma le altre migliaia di persone nel frattempo come hanno vissuto la “gara”? Correre o semplicemente camminare era l’ultimo dei loro pensieri, correre o camminare era il mezzo più semplice per ricordare e per vedere il Vajont, entrando in alcuni luoghi normalmente vietati al pubblico. Per una volta il guardarsi intorno è stato più forte del guardare dove mettere i piedi.
Tornado alla cronaca della gara, Andrea Frezza ha vinto i “venticinque chilometri” con il tempo di 1.46.55, alle sue spalle si è classificato Luciano De Lazzer del Giro delle Mura, mentre Renato Camillo è salito sul terzo gradino del podio con 1.49.57.
Nella gara femminile la Senik, ha conquistato la prima posizione grazie alle sue preziose doti da discesista, relegando al secondo posto la Dal Mas. La friulana ha tagliato il traguardo con il tempo di 1.57.43. In terza posizione si conferma Nadia De Francesch.
Livio De Paoli e Rinaldo Segat si giocano la vittoria della gara intermedia sino a un chilometro e mezzo dall’arrivo quando De Paoli inserisce il turbo e chiude i diciassette chilometri con il tempo di 1.08.02. Segat è secondo mentre Alessandro Tibolla è terzo.
Tra le donne Mirella Pergola conferma la prima posizione davanti ad Alice Perenzin e a Deborah Entilli. La prima ferma il cronometro in 1.23.21.
Nel percorso più breve Bratti chiude in prima posizione con il tempo di 35.38, alle sue spalle Giuliano De Biasi e Riccardo Ebo.
Manuela Moro vince davanti a Monia Capelli con il tempo di 40.40. La Capelli accusa un ritardo di oltre un minuto. Sale sul terzo gradino del podio Angela De Poi.
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