Brutta disavventura per Daniele Nardi sul Nanga Parbat. L’alpinista laziale ha fatto un volo di 8/15 metri riportando lievi ferite. Leggete la sua testimonianza!
“Purtroppo ieri sera verso le 16e30, ora Pakistana (12e30 Italia), mentre salivo le corde a metà delle rocce Kinshofer ho avuto un incidente. Ero a circa 70 o forse 100m dal campo 2 quindi ad una quota superiore ai 6000m. Stavo salendo un tratto di roccia leggermente strapiombante su vecchie corde fisse con uno zaino molto pesante e carico dei materiali necessari per le giornate successive e per allestire il campo. ”
Questo si legge in un messaggio postato da Daniele Nardi sulla sua pagina Facebook (a questo link) corredandolo con delle fotografie.
“Ahimè – prosegue l’alpinista laziale- l’ancoraggio sommitale ha ceduto e sono volato giù anche se le corde a cui ero assicurato erano discrete. Il volo è stato di circa 8/15 m, difficile per me dirlo con esattezza. Ero quasi all’uscita del tratto di roccia quando in un “battito di ciglia” mi sono ritrovato ad urtare contro il pendio ghiacciato sottostante a testa in giù.
Sono schizzato via come un proiettile. Fortunatamente avevo fissato tre punti di sicurezza dal mio imbraco alle varie corde fisse in loco. Una di queste corde è rimasta incastrata in un piolo di una vecchia scala e quest’ultima ha tenuto. La caduta è comparabile ad una caduta in ferrata dove i “fattori di caduta” sono veramente molto alti, per i non addetti ai lavori sono le cadute potenzialmente distruttive per le corde di sicurezza. Non so perché sono ancora vivo ma è così.
Per fare un paragone, il volo di Adam dei giorni scorsi ha avuto un fattore di caduta di circa 1,3 o 1,5 pur avendo volato per 80m circa. Il mio ha raggiunto un fattore di circa 4 o 5, se non maggiore, pur volando per molto meno.
Sul momento non ho avuto grossi dolori, era troppo alta a mio avviso l’adrenalina e la voglia di scendere. Sono sceso di notte ed è stata una discesa rocambolesca. Sono arrivato al campo base alle 23.00 circa. Ora sto bene a parte qualche dolore alla schiena ed alla spalla…speriamo che non peggiorino.!”
Daniele Nardi è impegnato nel tentativo di portare a termine la prima scalata invernale al Nanga Parbat (ne abbiamo parlato qui).
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