Lame rosa nel cielo blu. E’ l’ora del tramonto a Campo Carlo Magno: la cresta frastagliata intorno alla cima Grostè è uno spettacolo di luce intensa e piena di energia. Arrivo dalla Val di Sole a chiudere una giornata di cielo terso e temperature miti. E’ un sabato iniziato ai piedi della Presolana, sul Monte Pora, a festeggiare “il Razzo”: una festa per i mini sciatori degli Sci Club bergamaschi in caccia dell’autografo più prezioso. E Giuliano sorride, li accontenta, si ricorda di quando, non tanto tempo fa, c’era lui a provarci con la penna in mano. Da li a Ponte di Legno, dove non mi fermo perchè sono in ritardo, e poi al Tonale, invaso dai turisti che rientrano dalle piste perfettamente innevate. E’ da tantissimi anni che non salgo fino al Presena, recentemente così cambiato, così come tanti altri ghiacciai…Il giorno dopo sono di nuovo in zona. E’ mattino presto. Lungo la strada appena dopo Mezzana, capannelli di appassionati aggrappati al ciglio della carreggiata si preparano attrezzati per la loro gita di sci alpinismo domenicale. Sono tanti. Ben equipaggiati, all’apparenza tutti esperti. Della nebbia e della pioggia che già cade non sembrano preoccuparsi. Prendo la seggiovia a Temu’ per la prima volta. Qui nevischia, ma la visibilità è scarsa. Niente gara, solo prova di SuperG per i Ragazzi delle circoscrizioni di Bergamo e Brescia. Torno in città pur sapendo che mi aspettano altri giorni con il tasso d’inquinamento dell’aria alle stelle. Mi consolo con una dolcezza, come faccio sempre quando rientro dai miei giri: questa volta è il MONT BLANC di Aronne di Bratto/Castione della Presolana. Un montagna di goduria straordinaria, preparata con marroni passati al setaccio, zucchero, cacao (niente rum o cognac meno male), ricoperto con panna montata decorata con scaglie di cioccolato e marron glacè. Tra i più buoni mai provati. (se lasciato a temperatura ambiente fino al punto giusto…)
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