Simone e Denis infine hanno deciso di rinunciare al Nanga Parbat, almeno per quest’inverno: dopo un’altra notte di neve e vento, e soprattutto dopo che Karl Gabl ha annunciato ancora nevicate e venti forti in quota per le prossime due settimane, hanno valutato che poteva diventare problematico anche il ritiro dal campo base.
Non rimane rammarico, però: nel collegamento audio Simone ci conferma che ritengono di aver fatto tutto il possibile – sia dal punto di vista organizzativo, che strategico e alpinistico – di fronte ad un inverno particolarmente rigido ed eccezionale anche per l’Himalaya.
Rimane la consapevolezza di una bella esperienza: bella – ci dice Simone – anche dal punto di vista mediatico, essendo riusciti – lui e i suoi compagni Denis Urubko e Matteo Zanga – a raccontarla in tempo reale attraverso numerosi canali, dialogando continuamente con tutti gli appassionati che li seguivano.
“L’alpinismo” – conclude Simone – “non è solamente vette e successi, ma è fatto di alti e bassi come la vita, e la cosa importante è poterlo sempre raccontare”.
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