“se non facciamo qualcosa oggi non lo sapremo mai
se restiamo qui troppo a lungo non invecchieremo mai
allora, prima che sia troppo tardi, e prima che ti uccida
abbiamo solo una vita da vivere, perciò ama ciò che fai.”
It’s all right for you – The Police
Trentacinque anni. Trentacinque anni fa ho scoperto la mia strada. Una certezza che ho partorito sotto la luce fioca della bajeur in un angolo della mia stanza. Fuori dalla porta, un mondo che già mi appariva stretto e con il quale sentivo di avere pochi punti di contatto. Ho costruito tutto con fatica e tra l’incomprensione. Spesso proprio di chi mi stava vicino. Alla fine ci sono arrivato. Gli studi, i riconoscimenti “accademici”, tante salite che avevo solo sognato perso tra le pagine dei libri. Ho conosciuto delusioni, incontrato invidia, subito anche scorrettezze gratuite. Ma tutto ciò non ha fatto altro che rafforzarmi e indicarmi la via. Ho avuto buoni maestri, altri pessimi. Ho investito in sentimenti che hanno poi rivelato la loro caducità, e altre volte ho tradito. Non ero pronto oppure ero ancora troppo stupido. In ogni caso ho imboccato la mia strada e non provo rimorsi o ripensamenti. Inizio a distinguerne un orizzonte. Non so quanto lontano. Oggi ho corso sulla neve fino alla fine di una strada. Al termine vi sono solo montagne. Allora mi sono voltato e ho guardato indietro. Ho ripercorso con lo sguardo le mie orme ben disegnate. Poi, guardando nuovamente avanti ho visto altri pendii di neve, vergine, lavorata dal vento. E’ di nuovo tempo di batter traccia.