Erano considerati l’uno il mentore dell’altra: lui – Juan Oiarzabal Urteaga, per tutti Juanito, classe 1956, settimo uomo al mondo ad aver conquistato tutti i Giganti della Terra (terzo senza ossigeno dopo Messner e lo svizzero Loretan), oggi con l’ambizioso progetto di scalare per due volte tutti gli Ottomila – lei Edurne Pasaban, quasi 38 anni, che l’anno scorso ha completato la collezione degli Ottomila e ora vuole rifare quelli in cui ha usato l’ossigeno (Everest e Kangchenjunga).
Ma anche le storie più belle spesso hanno un finale amaro, e quella dell’amicizia e del sodalizio alpinistico tra Juanito e Edurne aveva già mostrato brutti segnali nel 2009, quando dovevano partire assieme per una spedizione sullo Shisha Pangma e poi si separarono.
Oggi purtroppo proprio tra i due fortissimi alpinisti spagnoli si consuma l’ennesima feroce polemica d’alta quota. Il tutto è successo quando si sono ritrovati al campo base dell’Everest con obiettivi diversi: per lui il Lhotse e per lei l’Everest. Il 21 maggio scorso, di ritorno dalla vetta, Oiarzabal è stato soccorso dai compagni al rientro al campo base con una fortissima disidratazione; un rientro difficilissimo in cui altri alpinisti in vetta con lui hanno rischiato la vita. A coordinare le operazioni di soccorso la stessa Pasaban, la cui spedizione però pochi giorni dopo ha dichiarato di aver rinunciato all’Everest anche per aver dovuto intervenire in aiuto ai connazionali, accusando Oiarzabal di mancanza di professionalità e di etica alpinistica, per aver messo in pericolo la vita di altri. E delle operazioni di soccorso nei confronti di Juanito al campo base è stato diffuso un video, che è diventato la classica goccia che fa traboccare il vaso…
Pronta la risposta di Oiarzabal con una conferenza stampa al rientro a Kathmandu:
“Io non ho messo in pericolo la vita di nessuno. Sono salito e sceso da solo, e ho ricevuto aiuto solo l’ultima mezzora, al campo base.” E di Edurne ha detto: “mi ha usato come scudo per il suo fallimento sull’Everest. Dice di non aver potuto scalare la vetta perché impegnata a salvare me.”
Ma la Pasaban ha già risposto a sua volta con la sua versione dei fatti: “L’intervento di soccorso è stato un fattore che ha stancato ma non la causa che ha fatto rinunciare alla vetta. Io non lo so perché Juanito abbia fatto queste dichiarazioni, stiamo dando una immagine pessima dell’alpinismo spagnolo in tutto il mondo“, anche se ha ammesso “è vero, diffondere il video del “salvataggio” di Juanito è stato un errore, ma non è stata una mia decisione“.
Ed eccolo il video della discordia, diffuso su Youtube:
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