La katana è la spada lunga giapponese. L’arma era portata di solito dai membri della classe guerriera insieme al wakizashi o spada corta. La combinazione delle due armi era rappresentativa del potere e dell’onore dei samurai, i guerrieri del feudatario.
Permetteva di stoccare, ma era usata principalmente per colpire con dei fendenti. I samurai, che venivano da un addestramento lungo e solenne, erano estremamente abili nel maneggiarla a due mani.
Ciò che affascina di più della katana è la sua costruzione, il cui processo era incredibilmente raffinato. Veniva forgiata alternando strati di ferro acciaioso con percentuali variabili di carbonio e l’alternanza degli strati le conferiva la massima resistenza e flessibilità. Un cubetto di acciaio veniva scaldato, battuto e poi ripiegato su se stesso più volte. Ad ogni piegatura raddoppiava il numero degli strati, e con quindici operazioni si arrivava a 32768 “veli” metallici sovrapposti. Successivamente si lavorava sulla forma e sulle dimensioni della lama. Il filo veniva ripetutamente temprato e il processo di affilatura era ancora laborioso, fatto con pietre abrasive sempre più fini.
Anche manico e fodera, in legno di magnolia, erano assai importanti e quindi costruiti con altrettanta cura.
Da questo pezzo di arte giapponese prendeva il nome, otto anni fa, una scarpetta da arrampicata La Sportiva. Allora si voleva costruire un prodotto non troppo estremo, che calzasse le esigenze di molti tipi di scalatori, comodo da indossare grazie ai suoi velcri, ma performante sulla roccia. Il processo di sviluppo era stato lungo e non privo di difficoltà, ma il risultato assolutamente oltre le più ottimistiche aspettative.
La Katana è diventata in seguito una scarpetta cult. Negli anni ha soddisfatto le esigenze degli arrampicatori di medio livello, come quelle dei migliori in assoluto. Ogni volta che si va a scalare, in qualsiasi tipo di falesia, è forse la scarpetta che si può vedere di più. Comoda ai piedi di molti, compagna fidata dei “top” nelle migliori performance, su tutte le inclinazioni, perfino usata in tutte le gare dal vincitore di quattro coppe del mondo di boulder.
Ma si poteva fare un altro prodotto che affiancasse uno di tanto successo mantenendone le caratteristiche di base? Mai mettere sbarre sulla strada dell’ inventiva e dell’evoluzione, questo mi hanno insegnato i tecnici della ricerca e sviluppo in La Sportiva. E con questo motto siamo partiti due anni fa a lavorare sulla sorella giovane dell’ormai classica Katana velcro. E ancora una volta prove su prove, ai piedi di alcuni scalatori del team La Sportiva. Entusiasmi, delusioni, passi avanti, scelte da prendere, decisioni… Ad ogni passo sempre tanta attenzione a mantenere buoni i difficili equilibri strutturali che deve sempre avere una scarpetta da arrampicata. Ad ogni passo lo sguardo avanti, verso un’evoluzione del prodotto per alcuni suoi usi in verticale. Ad ogni passo attenzione e passione.
Ma cosa è stato cambiato sulle Katana lacci rispetto alle Katana velcro? Per usare una metafora che riporta alla spada giapponese, fondamentalmente, abbiamo ripreso in mano la “vecchia” Katana e la abbiamo “affilata” al meglio, nelle sue consolidate buone caratteristiche.
Inserito un altro strato, il P3, che ne garantisce la forma appena arcuata verso il basso per tutto il corso della sua vita, leggermente “strutturata” ed assottigliata la punta, rivisto il tallone in ottica di renderlo più preciso e sicuro, ovviamente cambiato il tipo di chiusura, ora in lacci, che fanno si che la scarpetta diventi corpo unico col piede. Poi un particolare nuovo sulle scarpette da arrampicata: solitamente si mette all’interno della pelle un materiale tessile che da struttura all’intera tomaia-scarpetta garantendone la stabilità e limitandone l’allungamento nel tempo. Nelle Katana lacci questo materiale è stato messo all’esterno della pelle. Tale piccolo ma importantissimo particolare fa si che il suddetto elemento di rinforzo lavori in una sinergia più efficace con tutta la bordatura in gomma, e che la pelle, più confortevole, resti a contatto con il piede.
Tutto questo per un prodotto, a detta di quelli che lo stanno utilizzando, unico nella precisione, soprattutto su piccoli appoggi. Precisione, appunto una caratteristica del taglio che hanno le lame affilate, se utilizzate da mani ferme ed attente… Noi abbiamo fatto del nostro meglio per costruire lo strumento…a voi il resto…
Pietro Dal Pra
Per ulteriori informazioni: lasportiva@lasportiva.com
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