"KIF&CLIFF": nuova via in Marocco. Intervista a Carlo Cosi.

Taghia, Marocco 2015. Foto: Carlo Cosi

KIF&CLIFF: NUOVA VIA SULL’INVIOLATA PARETE NORD DELL’AGNANBOU N’TISSOFRA, IN MAROCCO. INTERVISTA ESCLUSIVA A CARLO COSI.

“E’ bastato andare un po’ più in là…”: è così che Carlo Cosi inizia a raccontare della nuova via aperta in Marocco, a Taghia, sui Monti dell’Atlante, Kif&cliff: 14 tiri di calcare color arcobaleno.

“Volevamo andare in America, in Yosemite, ma nessuno voleva venire.
Il Marocco era semplicemnrte più vicino. E’ stata una scelta facile, un viaggio quasi casuale, pianificato in 15 giorni.
Spendi poco, arrivi in un giorno.
Bergamo, Marracash, con 60 euro andata ritorno.
L’ultima parte del viaggio a dorso di mulo.
Un viaggio perfetto.
La popolazione berbera poi è super ospitale: sono disponibili, aperti. Il che rende tutto più facile e bello.

Tissofra, Marocco 2015. Foto: Carlo Cosi

Come avete scelto la via?
Dopo aver fatto due vie famose in zona, sul 7b+, abbiamo camminato e osservato 3 pareti. Poi, saputo che lì non c’erano vie, abbiamo scelto la nostra linea.
Abbiamo guardato la parete, cercando placche e una linea logica che ci portasse in cima. Siamo stati bravi e fortunati: 14 tiri tutti costanti, con roccia fantastica, rossa come il tramonto.
L’abbiamo spittata (grazie a Linea Verticale di Feltre per gli spit) lunga, come piace a noi.

Quanto vi avete lavorato?
Ci abbiamo lavorato 5 giorni. Il primo giorno, poi pioggia e un freddo boia. Quindi pausa. Poi 2 giorni, pausa e vetta.
In tre ci siamo alternati con il mal di pancia, come da manuale, onorando l’Altante della nostra intimità.

Carlo Cosi in apertura. Marocco 2015, Kif&Cliff. Foto: Carlo Cosi

Cosa serve per aprire una via di questo tipo?
Niente! vai e basta.
A parte gli scherzi, la birra in Marocco non c’è. L’abbiamo comprata a Marrakech assieme a una bottiglia di rum. Ecco, questo è importante saperlo. (ride)
Quanto all’attrezzatura, essendo vie a spit, non serve molto, anche per una apertura.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, essendoci sbalzi termici, è comodo avere un piumino, da usare in sosta e alla sera.

Come avete pianificato il viaggio?
Non sapevamo dove come e perché; ma chi parte da casa con 200 spit nella borsa sa che andrà ad esplorare qualcosa di verticale.
Si esplora tiro per tiro. Avevamo solo l’incognita della fascia centrale, che sembrava impossibile. Invece alla fine ne è uscito un bellissimo tiro di 7c, liberato da Enrico Geremia l’ultimo giorno.
E’ un tiro di 35 metri, con 9 spit.
Lo abbiamo aperto in un giorno. Si prova, si cade, si prova, si cade.
Per il presto … ogni giorno in parete abbiamo aperto 3 o 4 tiri.

Marocco 2015. Kif&Cliff. Foto: Carlo Cosi

Cosa serve per la ripetizione?
Per chi volesse ripeterla, serve una serie di friend fino al rosso.
Occorre essere a proprio agio sul 7b, perché gli spit non sono esattamente da falesia. Uno dei primi tiri, per esempio, ha 4 spit su 40 metri. Non è mai pericolosa, ma ovviamente è una via che richiede una certa “tranquillità”.

E alla fine?
“Abbiamo festeggiato cucinando e mangiando una capra! Il proprietario della casa ce l’ha preparata alla maniera tradizionale, costruendo un forno fatto di fango e pietre, al momento. Un animale sacrificato al dio dell’alpinismo e un po’ di sale. Niente di più. Buonissimo.”

Carlo Cosi è ambassador Rock Experience partner di Mountainblog

“Kif&Cliff” (7c, 600m) – Apertura nuova via sull’inviolata parete Nord dell’Agnanbou n’ Tissofra – Marocco
Via aperta in cinque giorni, tra il 1° e 7 novembre 2015 (1,3, 4, 6, 7), da:
Carlo Cosi, Guida Alpina
Enrico Geremia, Guida Alpina
Nicolò Geremia