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13 Dicembre 2012

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LA FIABA DI NATALE DEL WWF C'era una volta sulle Alpi… la carica dei 30.000

Presentato oggi il nuovo capitolo sulle specie alpine del Dossier “Alpi – Tetto d’Europa al sicuro”

Ecco la ‘fiaba’ di Natale del WWF sul popolo silenzioso delle Alpi: ‘cast’ d’eccezione, le 30mila specie animali alpine. Special guest, i’relitti glaciali’: dalla pernice bianca al gallo cedrone.

Storie in fuga dall’estinzione: i racconti in prima persona di orso, lupo e altri abitanti alpini; le minacce, i progetti di conservazione e le possibilità per contribuire(www.wwf.it/natale).

C’era una volta sulle Alpi la ‘carica dei 30mila’, guidata da capi carismatici come il tenebroso Orso bruno, il magnetico Lupo, lo spavaldo Gallo cedrone e la seducente Pernice bianca pronti araccontare, in prima persona, la propria ‘storia di fuga dall’estinzione’. Se per il Natale 2012 il WWF Italia dovesse regalare una favola, inizierebbe esattamente così ed avrebbe un ‘cast’ d’eccezione: le 30mila specie animali alpine – di cui si stimano oltre 20mila specie di invertebrati, circa 200 di uccelli nidificanti, 80 di mammiferi, altre 80 di pesci, 21 di anfibi e 15 di rettili – descritte nel nuovo capitolo del dossier WWF “Alpi – Tetto d’Europa al sicuro”, scaricabile al link wwf.it/alpi, presentato oggi 13 dicembre dall’associazione del Panda e interamente dedicato alle specie alpine, ai relativi fattori di minaccia (distruzione e modificazione degli habitat, cambiamenti climatici, caccia, bracconaggio, convivenza con le attività umane ecc.), progetti di conservazione e possibilità di contribuire ad azioni di tutela in favore di abitanti alpini come l’orso bruno o il lupo (su www.wwf.it/adozioni).

Vere ‘special guest’ di questo racconto corale sono i cosiddetti ‘relitti glaciali’ della fauna nord-europea, dalla Pernice bianca al Gallo cedrone fino all’Arvicola delle nevi, approdati sulle Alpi a seguito delle varie ere glacialiche hanno interessato l’Europa, a partire da circa 2 milioni di anni fa fino all’ultima, la glaciazione di Wurm, terminata appena 10mila anni fa,e lasciato ben poche tracce del clima tropicale di 65 milioni di anni fa, quando il Vecchio Continente era ancora ricoperto di piante tropicali e animali esotici.

“Oggi per proteggere questo tesoro di biodiversità che unisce l’Italia all’Europa, bisogna continuare a lottare contro minaccecomela perdita di habitat naturali e semi-naturali (cioè quelli creati dalle attività condotte per secoli dall’uomo, come i pascoli), la caccia,il bracconaggio e ipotesi sempre più reali di sfruttamento non sostenibile delle risorse naturali (foreste, acqua, suolo ecc…). Tutto ciò è notevolmente aggravato dai cambiamenti climatici che stanno provocando un grande impatto sulle Alpi – spiega Fabrizio Bulgarini, Responsabile Conservazione del WWF Italia – Ognuno di noi può contribuire a costruire un lieto fine per la fiaba WWF del Natale 2012, regalando a sè stesso, ai propri cari e alla Natura l’adozione di una specie a rischio  e sostenendo così i progetti di conservazione del WWF, che si estendono dalle Alpi fino al Bacino del Congo in Africa”.

Info: www.wwf.it/natale

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