Lettera aperta a Guariniello
L’Osservatorio della Libertà in Montagna e Alpinismo ha inviato al pm di Torino Raffaele Guariniello una lettera aperta sul tema del “GIUDIZIO IN SEDE CIVILE E SEDE PENALE PER CAUSE CONCERNENTI L’ATTIVITÀ IN MONTAGNA“, a firma del portavoce dell’Osservatorio Alessandro Gogna.
A seguito dei recenti rinvii a giudizio per le disgrazie di fuoripista, l’Osservatorio ha voluto infatti sottolineare, in uno spirito di confronto e informazione, la propria posizione in merito, che è quella di chi ritiene che la libertà in alpinismo non sia la “facoltà di vivere emozioni ed esperienze senza limiti, sminuendo l’esistenza di pericoli e rischi“, bensì “la facoltà di determinare in autonomia le scelte che ci riguardano, sia come singoli che come componenti di una collettività, ma con la consapevolezza del rischio che si corre e dei danni che possono derivarne ad altri“.
Il testo della lettera è articolato e va nel dettaglio di considerazioni essenziali per il delicato tema, partendo da riflessioni in generale sull’attività alpinistica per arrivare a valutare gli aspetti legislativi e culturali sugli incidenti da valanga, per cui invitiamo a leggerlo con attenzione, per meglio comprendere anche le conclusioni a cui arriva, sull’importanza di “spendere ogni energia nel campo della formazione e dell’informazione corretta, non nel campo del divieto e della punizione”, e di “diminuire il numero degli inconsapevoli, non aumentare il numero dei dissuasi o dei puniti”.
Il testo integrale della lettera aperta >
Andrea Bianchi – Mountainblog.it
Tags: Alessandro Gogna, experience, incidenti in montagna, Libertà in montagna e in alpinismo, Osservatorio per la libertà in Montagna