Sul lungo confine che divide il Tibet dal Nepal, il Lhotse (8516 m) rappresenta ancora per gli alpinisti una cima mitica. Più difficile tecnicamente del vicino Everest, mette a dura prova gli alpinisti che ne ambiscono la cima; pochi sono stati quelli che hanno avuto il privilegio di conquistarne la vetta.
L’obiettivo del Team “Lhotse Ski Challenge”, composto da Edmond Joyeusaz, Federico Colli e il videomaker Carlo Limonta, è di scalare la parete sud (Nepal) per ridiscendere sullo stesso itinerario con gli sci ai piedi.
Fino ad ora solo una spedizione americana nel 2010 aveva tentato l’impresa senza riuscirci. Si tratta di una sfida difficile in un ambiente severo, con le insidie dell’alta quota e pendii ripidi che raggiungono i 55°. Nel lungo canalone che dalla sommità precipita per 500 metri di dislivello e che si trova completamente al di sopra degli 8000 metri di quota, si concentrano le difficoltà più insidiose che, in quel contesto, sono da considerare estreme.
Una prima assoluta e senza l’ausilio di ossigeno supplementare, corde fisse e portatori d’alta quota in modo da operare nel rispetto della natura, in puro stile “Clean Climbing”.
Il Team, si trova ora a Kathmandu, in attesa che il monsone finisca per raggiungere Lukla e iniziare finalmente il lungo trekking di avvicinamento che li porterà al campo base.
La spedizione è sostenuta da Eider.
Per informazioni:
www.lhotseskichallenge.com
www.lhotseskichallenge.com/blog
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