L’Orso alle porte di Trento: da Martignano al Calisio si susseguono gli avvistamenti dei plantigradi a pochi passi dal capoluogo trentino.
Da circa una settimana, uno o più orsi vengono avvistati tra Maso Bolleri, la Val Mistai, Pra Longo e Monte Corno, quella che è chiamata area del monte Calisio nei dintorni di Trento. Intanto, l’ex questore forestale Giorgio Degasperi dice di volersi fare promotore di un comitato che difenda le ragioni di tutti coloro i quali sono entrati in contatto con l’orso e hanno paura.
In un’intervista rilasciata al Trentino (qui il link), Degasperi afferma: «Ma è possibile che dal sindaco ad Ugo Rossi, siano tutti condizionati dagli animalisti? Se per paura della loro presenza non si è riusciti nemmeno a risolvere il problema dei conigli al cimitero, come pensano di risolvere la questione dell’orso?». Proseguendo, a riguardo della possibile sterilizzazione dei plantigradi, l’ex questore forestale chiede: «Ma come si fa che non sanno nemmeno quanti possano essere? Parlano di una cinquantina, quando secondo le nostre stime sono diventati almeno il doppio. Poi la storia dell’orso di Cadine, ma che fine ha fatto? Dovrebbe avere un micro chip, è ricercato da decine di uomini ed è scomparso. Sa cosa le dico? Che il progetto Life Ursus non solo è sfuggito di mano, ma è gestito da gente incompetente. E quanti sono i contributi elargiti a chi ha subito dei danni o solo per evitarli?».
In conclusione, Degasperi attacca il progetto Life Ursus: «Dicono che lo hanno fatto per il turismo, ma che documentino quanti turisti in più che sono venuti per trovare l’orso nei boschi». Queste dichiarazioni dimostrano come il dibattito sulla presenza dell’orso in Trentino sia tutto fuorché superato. Voi che ne pensate?
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