L’alpinista trentino Walter Piazza è rientrato alle 22 dell’altra notte (ora locale, in Nepal) al campo a 7.000 metri, dove erano già Maurizio Giordani e Marco Heltai e ha annunciato di aver raggiunto la vetta del Manaslu.
Per ora non ci sono notizie più precise sulla dinamica di questo «exploit» che equivale a una vittoria di gruppo per la «Manaslu Climb Expedition 2012». Un risultato che premia e risarcisce la fatica. Sforzi culminati nel tentativo di salita di Heltai e Giordani frenato, oltreché dal vento impetuoso, dall’estemporanea operazione di ricerca e soccorso di un alpinista iraniano. Il quale ora, purtroppo, viene considerato morto. Un dramma che rovina il clima di festa al campo base, dove si è riunita, dopo giorni, la spedizione veronese-trentina. Anche se, ovviamente, nevica ancora.
Walter Piazza, titolare di un’impresa edile a Brentonico, si trovava, da quanto annunciato sul quotidiano L’Arena, poco più in alto nella salita, circa 7.800 metri, rispetto a Giordani ed Heltai.
Questi ultimi, rallentati dalle condizioni metereologiche proibitive, hanno poi deciso di sospendere l’avanzata per cercare tre iraniani, partiti con loro e svaniti nel nulla. Due sono stati ritrovati; per il terzo, comunicavano ieri dal campo base a 4.800 metri, «non ci sono più speranze». Piazza, probabilmente, non s’è accorto di quanto stava accadendo dietro di lui. Ed è riuscito, con una prestazione eccezionale, a raggiungere quota 8.163 metri, la vetta del Manaslu.
Fonte e approfondimenti: www.larena.it
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