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4 Maggio 2015

Boulder · in evidenza · action

MELLOBLOCCO 2015: il nostro MountainBlogger Simone Bondio racconta l'evento

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Il nostro MountainBlogger Simone Bondio ha seguito il Melloblocco 2015 per noi e ci racconta la sua esperienza dell’evento.

Melloblocco® giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione. L’evento si è svolto nelle giornate tra giovedì 30 aprile e domenica 3 maggio. L’anarchia del meteo primaverile non ha fermato la passione delle migliaia di arrampicatori, professionisti del settore e amatori, che sono giunti da ogni parte del globo per cimentarsi sui bellissimi blocchi granitici della Val di Mello.
Sicuramente la giornata più bella è stata quella di sabato. Bella come la maglietta contenuta nel pacco gara e disegnata da Fabio Vettori con le sue celebri formichine. Una novità rispetto alle scorse edizioni e, certamente, una magnifica rappresentazione della “formicolante” giornata. In questo “quadro d’autore” dai colori vivaci c’è proprio tutto! Il sorriso del sole, l’allegria degli arrampicatori, i verdi squillanti del paesaggio, la festa. Guardatela e lasciatevi trasportare da questo carosello di divertenti disegni. Un mix di fantasia e realtà, dove sono ben riconoscibili anche molti dei luoghi cult della valle.

Altrettanto intrigante è stata l’introduzione di tre circuiti boulder di difficoltà crescente, ciascuno di dieci blocchi. Una vera e propria degustazione della valle e delle sue origini, da veri “buongustai” (così li definisce Michele Comi, uno degli storici organizzatori). I nomi dei percorsi raccontano, a loro volta, una parte di storia della Val di Mello. Il circuito denominato “ I Sassisti”, quello più semplice, prende il nome dai primi storici salitori di questi sassi ai quali si ispira la bellezza e l’arditezza di questi passaggi.

Più difficile il percorso “Il Melàt”, che trae il nome degli antichi abitanti di questi posti. Persone di grande tenacia e avvezze alle fatiche, doti essenziali anche per chi ha dovuto cimentarsi su questi passaggi. Il percorso più ardito non poteva non essere dedicato al Gigiat, il mostruoso leggendario abitante della Val di Mello, un incrocio tra un caprone e uno stambecco dal pelo lunghissimo. Pochi possono affermare di aver visto questa creatura magnifica, come del resto pochi potranno dire di aver risolto questi problematici boulder.

Moltissime, migliaia, le persone che si sono lasciate trasportare da questo viaggio e dallo spirito di Melloblocco®. Tutto arricchito da un calendario di eventi e momenti di festa. C’erano cosi tante persone allegre, famiglie, climbers, bambini, che tutto sembrava sorridere. Questa è la dimostrazione di quanto le nostre risorse naturali siano preziose, vadano rispettate e valorizzate. Ed è questa la montagna che vogliamo vedere: lontana da scavi, lontana dal chiasso motorizzato e vicina al cuore della gente.

Simone Bondio – MountainBlogger

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