di Oscar Angeloni

Genera sempre una certa emozione parlare del Trofeo Mezzalama, una grande classica dello scialpinismo. Nel mio album dei ricordi ho ben impresse le tre edizioni in cui mi sono presentato al Mezzalama da atleta: quando sei in partenza e lo speaker dà il via incitandoti con un volume altissimo, l’adrenalina sale alle stelle, tutto passa dopo dieci minuti di gara e lì comincia la concentrazione, metti il tuo cervello in modalità gara, sai che non puoi esagerare, sai che sarà lunghissima, ti ascolti, senti i battiti del cuore che salgono, cominci a sentire la quota, sai che dovrai affrontare i 4200 metri del Castore e dell’Iyskamm, sai che quando taglierai il traguardo oltre alla fatica ci sarà la gioia di aver finito il Mezzalama.

Ma il tempo avanza, inesorabile. E così dopo l’esperienza da agonista a quella di CT della nazionale, oggi mi presento al cospetto di sua maestà “il Mezzalama” impegnato sul fronte professionale: l’azienda che rappresento è main sponsor dell’evento, e vivo questa esperienza dalla parte di chi organizza e vi assicuro che è un emozione altrettanto grande, oltre che un enorme lavoro molto entusiasmante. 

Ci sarà un misto di invidia e gioia, non nego che vorrei essere ancora lì con il pettorale addosso, ma sapere di poter contribuire alla buona riuscita di questa magnifica gara mi rende comunque felice ed orgoglioso.

Saremo lì ad aspettare ed incitare tutti gli atleti, dalla prima all’ultima squadra, non è facile mettersi in gioco in questo tipo di avventure, credo di non esagerare nel definire questi atleti dei piccoli eroi.

La XX Edizione del Trofeo Mezzalama sarà ancora più spettacolare grazie alla decisione di capovolgere il percorso. Si partirà infatti da Gressoney-La-Trinité e, cavalcando i ghiacciai e le creste del massiccio del Monte Rosa sul filo dei quattromila metri di quota, si arriverà questa volta a Breuil-Cervinia.

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