A grandi passi verso il Millet Tour du Rutor Extrême 2012, la tre giorni di scialpinismo tra Arvier e Valgrisenche (AO) che scatterà il 30 marzo prossimo e fino al 1° aprile terrà amanti e professionisti di sci e pelli impegnati sulle nevi valdostane, per quella che si propone anche come tappa cruciale de La Grande Course, il circuito che, spalmato tra l’inverno 2011 e quello di quest’anno, racchiude cinque gare tra le più significative dello scialpinismo mondiale, vale a dire la francese Pierra Menta, la svizzera Patrouille des Glaciers e le italiane Trofeo Mezzalama, Adamello Ski-Raid e il Millet Tour du Rutor Extrême, appunto.
“La Grande Course è qualcosa di davvero speciale”, ha dichiarato di recente la fuoriclasse iberica Mireia Mirò, campionessa del mondo in carica in individuale e in vertical, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo e in testa alla parziale della Grande Course con la francese iridata nel 2010 Laetitia Roux.
“Le prove di questo circuito sono tutte bellissime, con splendidi percorsi e un ambiente superbo che simboleggia lo spirito dello sci alpinismo. Stiamo parlando di gare ‘mito dell’altitudine’, insomma”.
E la Roux – entrambe attese allo start del Millet Tour du Rutor Extrême di fine marzo – conferma in toto le parole della spagnola. “Quello che piace sono i crinali, i canaloni, la montagna”, afferma la transalpina, “e proprio per questo la Grande Course è un gruppo di gare «fondamentali» di questo sport. L’ambientazione è geniale, ci si mescola con le altre nazioni, si corre con persone con le quali c’è feeling e sul piano sportivo le prestazioni sono del massimo livello perché si corre con dei compagni del proprio calibro. Direi che è una magia poter condividere la felicità di queste gare.”
Anche lo svizzero ex campione del mondo Florent Troillet esalta quello che lui stesso definisce “spirito di cordata”, fondamentale nelle prove a squadre. “Le gare della Grande Course hanno tutte una storia molto bella. Le prediligo perché si svolgono in altitudine, nell’ambiente alpino, e si corre a squadre. Il mondo dello sci alpinismo è una piccola famiglia: quello che ci dà la possibilità di progredire insieme sono la solidarietà e la condivisione. In una competizione a squadre di 2 o 3 atleti, ecco emergere lo spirito di cordata.”
Le tre tappe del Millet Tour du Rutor Extrême 2012 coprono in tutto oltre 7.000 metri di dislivello con passaggi memorabili come il Sigaro a 2.760 metri, il Mont Arp-Vielle (2.963 mt), il Mont Château Blanc (3.422 mt) e la Tète du Rutor (3.485 mt), quest’ultimo con un tratto a piedi di 110 metri/dsl attrezzato con corde fisse sino al punto più alto di tutta la competizione.
Raccontare la tre giorni valdostana in così poche righe risulta decisamente riduttivo, ci penseranno i protagonisti a fine marzo a viverla e farla vivere metro dopo metro, fino a dove solo i più tenaci osano arrivare. Al Millet Tour du Rutor Extrême 2012 saranno in gara anche le categorie giovanili Junior (tre giornate) e Cadetti (solo domenica 1° aprile) che correranno su tracciati addolciti nelle lunghezze e nei dislivelli.
La 16.a edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, organizzato anche questa volta dallo SC Corrado Gex con il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dei Comuni di Arvier e di Valgrisenche, è anche parte del Trophée des Alpes dedicato alle categorie giovanili e assegna il Trofeo Free Ride e il Memorial Remo Bredy, quest’ultimo riservato alla miglior squadra di atleti residenti in Valle d’Aosta.
Per avvicinarsi in maniera completa all’appuntamento con il “Tour Estremo” di fine marzo, lunedì 19 marzo si è svolto, nella sala polivalente di Arvier, un incontro dal titolo “Scialpinismo, alimentazione, integrazione. Energia prima, durante e dopo lo sport”.
Info: www.tourdurutor.com
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