I Monti della Tolfa si chiamano così nonostante le quote massime raggiunte dalle cime più alte (633 m) siano caratteristiche delle colline. Questo è dovuto alla conformazione dei rilievi della zona, fatta di cime vulcaniche aguzze e selvagge.
Nonostante l’area sia stata proposta più volte come meritevole di tutela, a tutt’oggi protette dalla Comunità Europea sono solo piccole aree.
Lo Stato italiano ancora non è riuscito a tutelare in nessun modo questo splendido territorio dove l’incontro, ricco di magia, con la fauna selvatica è cosa piuttosto frequente.
Tutti gli itinerari che percorrono i monti della Tolfa non presentano particolari difficoltà e permettono di immergersi in un ambiente ancora molto integro e selvaggio fatto di boschi, pascoli, cespugli e prati: un autentico paesaggio agreste,cavalli di razza tolfetana e mucche maremmane pascolano tranquilli.
Non ci sono grossi centri urbani, ma natura incontaminata, e l’uomo – sempre presente nella storia di questi luoghi – continua ad usufruire del territorio solamente con le attività tradizionali come l’allevamento di bestiame allo stato brado.
In questo quadro bucolico, il 14 aprile potrete percorrere con Daniela Boccassino dell’Associazione Four Seasons, il “Sentiero del Biancone”, un itinerario a saliscendi tra piccole montagnole dai suggestivi scorci sul mare e il castello di S.Severa per poi incamminarvi lungo il corso del Rio fiume, non più panoramico ma caratterizzato da un ambiente molto suggestivo, con un percorso ad anello.
La durata dell’escursione è di 5 ore; il dislivello è di 300 metri.
La seconda escursione, proposta da Daniela – prevista per il 21 aprile – è alla Piramide di Bomarzo (VT), l’insediamento abbandonato di Santa Cecilia e alla Torre di Pasolini.
L’ itinerario, si snoda nei boschi intorno a Bomarzo che non rientrano all’interno di nessuna area protetta ma che sicuramente sono meritevoli di essere valorizzati.
L’escursione non è impegnativa ma di grande interesse per le sorprese che riserva.
Nel contesto di fitti boschi di querce rimasti integri, fiumicelli limpidi che scorrono in forre spettacolari con cascatelle, si andrà alla scoperta di tagliate etrusche, massi erratici, antichi insediamenti di origine medioevale con tombe antropomorfe, la Torre di Chia (che fu proprietà di Pasolini) e la spettacolare quanto sconosciuta Piramide di Bomarzo, recentissima scoperta di un appassionato storico locale.
Tutto questo in una sola giornata e in un territorio che genericamente potrebbe essere definito di “collina” o di “campagna”, ma in realtà è uno scrigno naturale di tesori sia paesaggistici che archeologici, la cui scoperta ci farà sentire dei “piccoli esploratori”.
Il percorso si snoda su un dislivello di 150 metri per una durata di 4 ore.
Come sempre, anche se gli itinerari proposti non sono difficoltosi, la guida consiglia l’utilizzo di scarpe da escursionismo/trekkingo adeguate, e di portare con voi sempre un k-way e dell’acqua (almeno 1 l).
Ulteriori info: www.viagginaturaecultura.it/
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