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9 Settembre 2008

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SUL TRENO DELLA VENOSTA Foto, video e audiointerviste Con il Club Alpino Italiano alla scoperta delle ferrovie alpine

Ferrovia della Val Venosta - © foto Francesca GregoriLo scorso 4 agosto MountainBlog, in compagnia del Presidente Generale del CAI Annibale Salsa, ha viaggiato sulla Ferrovia della Val Venosta che collega Merano a Malles in Alto Adige. Ci ha accompagnati in questo splendido itinerario l’ing. Helmuth Moroder, responsabile tecnico e progettista della linea ferroviaria (oltre che vicepresidente di CIPRA internazionale), illustrandoci chilometro per chilometro i segreti del successo di questo splendido esempio di mobilità sostenibile in territorio alpino.

Comincia così con questo reportage il viaggio di MountainBlog alla scoperta delle più interessanti realtà ferroviarie attraverso le Alpi: un viaggio che muove dalla convinzione che il treno possa rappresentare oggi più che mai una valida proposta culturale ed ambientale alla sfida della mobilità sostenibile e dello sviluppo economico e turistico delle zone montane. Un viaggio, inoltre, che per il Presidente Salsa si ricollega ad una passione e a competenze nell’ambito ferroviario che sono di lunga tradizione familiare, come abbiamo avuto modo di constatare seguendolo in appassionanti conversazioni con il direttore tecnico della linea Merano-Malles.

(continua con il reportage: foto, video e audio…)

Comunicato stampa “Il CAI incontra le ferrovie di montagna”

Vai all’articolo di M. Mornese “Il CAI incontra le ferrovie di montagna” sul sito del CAI >

3 Responses to SUL TRENO DELLA VENOSTA Foto, video e audiointerviste Con il Club Alpino Italiano alla scoperta delle ferrovie alpine

  1. Gianni ha detto:

    Quoto l’invito di Leox: ascoltatevi queste interviste, le riflessioni che ci stanno dietro; qui c’è molto da riflettere. Complimenti al presidente Salsa per essersi fatto promotore di questa iniziativa, che ritengo valida per approfondimento e per gli spunti che offre: attendo volentieri le prossime uscite su altri casi di ferrovie alpine. Sono questi esempi che andrebbero incentivati: possibile si possa fare solo in Alto Adige?

  2. Alto Adige Blog ha detto:

    L’Alto Adige quando si tratta di rispetto per l’ambiente e soluzioni innovative è sempre in prima linea! Poter fare vacanza senza l’incubo di macchina e parcheggio è un bel passo avanti….soprattutto quando i servizi pubblici funzionano!

  3. Giulio ha detto:

    L’Alto Adige in prima linea per il rispetto dell’ambiente?! E da quando?!
    Qui si fa finta di dimenticare che in Alto Adige non c’è più un pendio che sia libero da impianti di risalita, che non c’è più un sentiero che non sia stato trasformato in strada sterrata e dotato di un punto di ristoro attrezzato… E spesso e volentieri tutto in barba al Parco Nazionale dello Stelvio!
    Ditemi un po’, dov’è in Alto Adige che si può trovare una montagna incontaminata? Ovunque si va vedo solo nuovi alberghi, nuovi ristoranti (travestiti da malghe), nuove cabinovie e prati all’inglese. Il tutto a misura di turista pagante…

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