NANGA PARBAT 2015: CONCLUSA L’IMPRESA INVERNALE DI DANIELE NARDI E COMPAGNI SULL’OTTOMILA. CAUSA: IL MAL DI MONTAGNA.
Si è conclusa l’avventura di Daniele Nardi e dei suoi compagni di cordata, impegnati qualche giorno fa nel loro secondo tentativo invernale alla vetta del Nanga Parbat, attraverso la via Kinshofer.
Ricordiamo che Nardi si era unito ad Alex Txikon e ad Ali Sadpara dopo aver abbandonato il suo sogno di salita dallo sperone Mummery.
Secondo la cronaca della salita, pubblicata sul sito di Nardi, dopo aver raggiunto quota 8000, a causa di un errore di orientamento Daniele, Alex Trixton e Alì “Sadpara” sono stati costretti a tornare a C4.
Alle 7,30 del 13 marzo il gruppo si trovava a quota 8000 metri. Mezz’ora più tardi, un nuovo contatto annunciava: “Ci siamo sbagliati. Di notte, al buio abbiamo oltrepassato il corridoio attraverso il quale avremmo dovuto salire… siamo a 8.000 metri, in un punto molto roccioso da dove è impossibile tentare ancora di salire ed inoltre non abbiamo margine di tempo né forze per riprendere la strada giusta… torniamo al C4
Ma è del 14 marzo la difficile decisione di rientrare al CB. Alex Txikon, Daniele Nardi e Ali ‘Sadpara’ sono, infatti, scesi velocemente da C4 (7,200m) a causa dei sintomi evidenti e gravi di mal di montagna che stava mostrando Ali, lo scalatore pakistano.
Rientrati tutti al CB, stanno recuperando le forze per organizzare il rientro.
In attesa del resoconto dettagliato di Daniele Nardi, pubblichiamo alcune immagini del tentativo del 13 marzo e degli alpinisti al CB postate dallo stesso Nardi sulla sua pagina facebook.
Il Nanga Parbat in invernale, per il momento, rimane inviolato.
Simonetta Quirtano
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