OMAGGIO AL CERVINO: PLATEA INCANTATA DAI RACCONTI DELLE GUIDE ALPINE DEL “PIÙ NOBILE SCOGLIO D’EUROPA”
Immagini, ricordi, testimonianze preziose hanno reso ancor più intensa la serata che il Panathlon Club du Val d’Aoste ha dedicato al Cervino e alla celebrazione del 150° anniversario della sua prima ascensione.
Le Guide Alpine del più nobile scoglio d’Europa (così fu definito dall’inglese John Ruskin, il quale fu per eccellenza il “rapsoda” del Cervino…) Antonio Carrel, Leo Pession e Lucio Trucco hanno incantato la platea con i loro racconti, intercalati dalle immagini storiche che hanno permesso ai panathleti e agli ospiti di vivere emozioni autentiche e vibranti. Il Panathlon, tenne la sua prima conviviale al Breuil nel 1959 (allora il Presidente era il mitico Comm. Riccardo Ghignone ..) ed era quindi un dovere morale dedicare una serata ad una montagna che tutto il mondo conosce e ci invidia.
GLI INTERVENTI
Antonio Carrel è stato il mattatore della conviviale con i suoi interventi precisi e coinvolgenti, una memoria storica importante quella del figlio di Luigi Carrel “il Carellino“, che sul Cervino ha vissuto tutta la propria esistenza di uomo, guida ed alpinista. Carrel ha portato un po’ di materiali usati ai quei tempi e soprattutto gli scarponi di Carellino hanno impressionato …, che venivano realizzati su misura a Zermatt e che si sono posati con gesti sicuri sugli appoggi più esclusivi e remoti della “Gran Becca”.
E poi ancora i pesanti ramponi di un tempo, la piccozza con il nome inciso sulla lama, le lunghe corde di canapa… materiali simili a quelli usati sia da Whymper sia da Jean Antoine Carrel e dai loro rispettivi compagni in quei giorni del luglio del 1865 quando, dal versante svizzero e successivamente da quello italiano, giunsero in vetta, completando uno degli ultimi percorsi alpinistici di quell’epoca. Lucio Trucco ha parlato dei grandi valori umani che contraddistinguevano Whymper e Carrel e della grande stima che entrambi si riconoscevano sino a diventare poi compagni di ascensione per molti anni.
Leo Pession, a sua volta, si è soffermato sullo speciale rapporto che le Guide del Cervino hanno sempre sentito nei riguardi di una montagna che, ogni volta, sa offrire soddisfazioni diverse sia alla guida sia al cliente. Divertenti ed interessanti le storie che hanno caratterizzato la copiosa letteratura sul Cervino: il gatto che nel ‘60 fu trovato in vetta da Daniele Pession e poi portato all’Oriondé dove fu custodito da Gabriele Maquignaz ,… poi alla morte il felino fu imbalsamato ed ancora si può ammirare (..è un po’ spelacchiato..!!); la disavventura della 18enne Félicitè Carrel che, nel tentativo di salire in vetta si bloccò perchè il vento dispettoso le aveva sollevato la gonna e lei, arrossendo per l’imbarazzo, decise di fermarsi. Nei filmati della serata poi c’è stato spazio anche per l’impresa di Walter Bonatti che, nel 1965, violò in invernale la temibile Parete Nord. In quella occasione Bonatti fece rientro a Cervinia in omaggio alle tre guide Ferdinando Gaspard, Piero Maquignaz e Massimo Bich che erano saliti in vetta per accoglierlo dopo questa straordinaria impresa.
EMANCIPAZIONE FEMMINILE ATTRAVERSO I GIOCHI OLIMPICI ED INVERNALI: IN MOSTRA IL 24 APRILE 2015
Al termine, il Presidente del Panathlon Club du Val d’Aoste, Carlo Gobbo, ha comunicato che il 24 aprile prossimo, nella Saletta d’Arte di Aosta, in via Xavier de Maistre, arriverà la Mostra dedicata all’Emancipazione femminile attraverso i Giochi Olimpici ed Invernali della Storia. Una preziosa rassegna che ha ottenuto il Patrocinio delle più altre cariche istituzionali italiano e di quelle sportive mondiali. Un appuntamento importante per lo Sport e la Cultura che avrà in Giuliana Minuzzo Chenal la prestigiosa madrina.
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