Ritrovarmi oggetto di studio per una tesi di laurea sul paesaggio in biancoenero per l’Accademia di Belle Arti di Bologna mi ha fatto un po’ effetto. Leggere l’indice della tesi e vedermi incluso in una short list insieme a tre Maestri della fotografia di paesaggio come Adams, Sella e Weston mi ha emozionato non poco. Ben volentieri ho accettato la richiesta di Elena (la studentessa), avallata dal relatore, di farmi “analizzare” e intervistare sui temi che potrete leggere nel pdf qui allegato. Questa intervista è stata fatta esattamente un anno fa, nel febbraio 2011( tesi poi discussa il 18 luglio, voto 108 – btw) ma le mie considerazioni rimangono valide anche oggi. Fatemi solo dire che di tutto ciò ne vado un pochino orgoglioso. Essere motivo di studio è una cosa che mi fornisce nuove energie per proseguire sulla strada intrapresa, non facile certamente per il profondo studio che comporta e per la concentrazione da mantenere sul metodo scelto: una macchina una lente una pellicola e stop, a tutto vantaggio della composizione, del sentire ciò che mi circonda quando sono in giro per Montagne, della storia e del racconto. Una strada che nel tempo porta però a risultati dei quali essere felici.
L’intervista è una specie di camminata dentro il mio percorso fotografico di questi anni; il perchè dell’utilizzo del b/n, la descrizione del mio modo di fotografare, il mio pensiero su pellicola vs digitale, alcuni consigli su come pensare in biancoenero, l’aiuto che gli studi e i testi filosofici (rispolverati in questi anni con grande soddisfazione) mi hanno dato nella capacità di interpretare il paesaggio e altre cose che scoprirete da voi. Vi chiedo la cortesia di tenere presente l’ambito nel quale sono state date le risposte ovvero risposte certamente serie e puntuali ma molto e molto di più ci sarebbe (stato) da dire e approfondire. Però non potevo scrivere una tesi nella tesi facendo la figura dell’invadente 🙂 Resta il fatto che tutte le cose scritte nelle risposte sono esattamente il mio pensiero, lunghe o corte che siano. Beh, that’s it. Queste le domande, queste le risposte. Buona lettura e ancora grazie Elena. Che la luce sia con te!
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