L’itinerario che questo mese propone la guida escursionistica Daniela Boccassino dell’Associazione Four Seasons, si snoda nel settore sabino del Parco Regionale dei Monti Lucretili, lungo la larga dorsale che separa i bacini dove si convogliano le acque del fiume Turano e del fosso Corese.
E’ un percorso di notevole bellezza, programmato per il 26 maggio, per i paesaggi e l’interesse alla storia dei luoghi, insieme alla particolare solitudine di un’area non visitata solitamente dagli escursionisti. Da dove si lasciano le auto una carrareccia in breve permette di raggiungere la sella che seguirà questo nostro percorso. Dopo poco sulla cresta si può scorgere l’intero itinerario che andremo a percorrere, dove si alternano prati e boschi con una densità vegetale che si avvicina al 90%.
La morfologia tormentata dell’area da origine a valli incassate con substrato calcareo. Prima dell’ascesa alla cima si arriva al Colle Morcante che è un balcone perfetto per ammirare il paesaggio rurale della Sabina compresa tra le dorsali parallele dei Lucretili settentrionali, dei Monti Sabini e dei Reatini con il massiccio del Terminillo. Raggiunta la vetta in un paesaggio di piccole radure cinte da folti boschi, si incontrano sulla sommità i resti di uno dei tipici insediamenti d’altura realizzati alla fine del IV secolo a.c. dai Romani per controllare la regione montana allo scopo di opporsi alle incursioni degli Equi.
Tornati alle auto ci si sposterà con queste per raggiungere l’inizio della carrareccia che porta all’Abbazia della Madonna del Piano. Ci troveremo così di fronte a una delle più belle abbazie abbandonate del Lazio, costruita intorno all’anno Mille (una leggenda vuole sia stata fondata da Carlo Magno) poi abbandonata per secoli e soggetta a vandalismi è ora una meta di grande fascino in una zona tranquilla.
La morfologia del territorio, in conseguenza della natura calcarea del substrato, si presenta ad occidente con rilievi più aspri e con diffusi fenomeni di carsismo con doline e cavità e notevoli esempi di piani carsici. Esempi di queste caratteristiche si possono trovare nelle zone di Colle di Mezzo con la Buca del Diavolo. Un’ ulteriore caratteristica della zona è costituita dalle presenza di sorgenti termali, Infatti la natura porosa delle rocce calcaree permette alle acque piovane di penetrare in profondità nel terreno per poi riemergere più a valle (Bagni di Tivoli e Cretone) arricchite da emanazioni sulfuree dovute alle attivita residue del Vulcano Laziale.
Come arrivare: tramite la tangenziale est, autostrada Roma -Aquila, si esce al casello di Vicovaro, si gira a destra e dopo 2Km ancora a destra per Licenza, Percile fino ad Orvinio
Info tecniche:
Meta: Abbazia di Madonna del Piano.
Durata: 6 ore.
Guida: Daniela Boccassino
Cosa portare: Daniela Boccassino consiglia scarponcini da trekking, abbigliamento comodo e adatto alla stagione, k-way, acqua (almeno 1 l), pranzo al sacco.
Trasporti locali: mezzi pubblici o mezzi propri.
Pasti: pranzo al sacco (non fornito).
Data partenza: 26-05-2013
Dislivello: 400 m
Lunghezza: 10 km
Profilo itinerario: A/R con deviazione all’Abbazia di Madonna del Piano.
Appuntamento 1: ore 8.00 davanti alla Coin San Giovanni, all’angolo tra via Sannio e Piazzale Appio (prima di porta San Giovanni)
Appuntamento 2: ore 9.15 ad Orvinio, davanti al bar /alimentari sito in via Roma sulla sinistra arrivando da Vicovaro (a fianco c’è la farmacia)
Info: www.viagginaturaecultura.it
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