Dapprima è un’idea, sogno, desiderio. Guardare su, verso le Montagne, da un grande prato ai loro piedi con l’aria che ti accarezza le guance, mentre già cerchi di capire come girerà la luce, come arriveranno le nuvole. O se ne andranno. Poi l’idea diventa cammino, salita, roccia, fatica, imprecazioni. Ma anche grandi pacche sulle spalle di soddisfazione per un’inquadratura che ti sei portato a casa e che ti tiene sul filo del rasoio per giorni finchè non la vedrai come l’hai pensata sul negativo sviluppato. E così per giorni, settimane, mesi. Anni. Fino a quell’ultimo scatto che ha il sapore malinconico della fine di un qualcosa di magico ma che sai, in cuor tuo, ritornerà presto. Poi tutto prende forma e ordine: si iniziano a mettere in fila le fotografie, se ne scartano alcune e se ne scelgono di altre. Quelle più adatte a raccontare ciò che volevi. Lo schermo di un computer ti dice se è proprio questo che avevi in mente, dentro una gabbia in bell’ordine grafico; lo verifichi su carta e poi di nuovo sullo schermo e così ancora per tante volte. Finchè inizi a realizzare che a breve il tuo pensiero, le tue fatiche, le tue emozioni, le risate, la pioggia, il freddo, la sete, le mani rovinate, le gambe fiaccate da migliaia di metri di dislivello e tutto quello che ti hanno regalato questi quattro anni… diventeranno libro. Cosicchè nulla vada perso, la storia possa rimanere per sempre e ognuno possa viverne anche un solo momento aprendo una pagina a caso. Oggi, pian piano, qualcosa di importante sta nascendo.

Dentro e Fuori le Cime | Video Anteprima Editoriale 2012 – CLICCA QUI
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