Il Premio Itas del Libro di montagna nel 2012 non sarà assegnato.
Trovano dunque conferma le voci di un ripensamento, da parte dell’Itas, circa il futuro del prestigioso premio letterario che ha accompagnato, autentico evento nell’evento, le ultime quaranta edizioni del TrentoFilmfestival.
Queste voci (riportate a suo tempo dal giornale Trentino-Corriere delle Alpi) erano circolate già al termine dei lavori della giuria che lo scorso aprile aveva proclamato il vincitore della 40ma edizione (l’alpinista kazako Denis Urubko con il libro autobiografico “Colpevole di alpinismo”, ndr). Un’edizione che aveva registrato una presenza quantitativa (108 titoli) e qualitativa ragguardevole di autori, specchio di un segmento dell’editoria sempre pronto a mostrare freschezza e novità.
Ufficialmente nella comunicazione pervenuta alle case editrici italiane si parla di “un momento di ripensamento, una pausa di riflessione per una verifica di aggiornamento dell’attuale regolamento per un eventuale rilancio futuro del Premio Itas del Libro di montagna” – da parte della presidenza dell’istituto. “Lo scopo, – si legge sempre nella lettera – è di trovare formule che possono rinnovare il premio, cogliendo tutte le opportunità offerte dall’espansione e dall’evoluzione del mondo della montagna”.
Fu nel 1971 che l’allora direttore generale dell’Itas Matassoni volle istituire un premio letterario per il libro di montagna in occasione dei 150 anni della più antica compagniaassicurativa italiana e di abbinarlo al Filmfestival internazionale della montagna. Al primo regolamento lavorò il professor Manlio Goio che fu anche il primo presidente di giuria, affiancato da Aldo Luzzati, Marco Pola, Tauliero Zulberti. Nel 1978 il Presidente dell’Itas Edo Benedetti chiamò nella giuria del premio lo scrittore Mario Rigoni Stern: dal 1982 e fino a poche settimane prima della morte avvenuta nel giugno 2008 sarebbe diventato l’autorevole presidente.
In quarant’anni il Premio Itas ha premiato scrittori alpinisti e non, che hanno avuto come comun denominatore la promozione della cultura della montagna in tutte le sue espressioni. Tra gli altri, hanno ricevuto il Cardo d’oro Kurt Diemberger, Joseph Zoderer, John Krakauer, Reinhold Messner, John Berger, Erri De Luca (che rifiutò creando non poco sconcerto), Flavio Faganello
Fonte: trentinocorrierealpi.it
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