Il 24 maggio a Domodossola(VB), presso la Sala Polivalente della Comunità Valli dell’Ossola, via Romita 13 bis, si svolgerà il convegno “Qualità e Tecnologia in vetta”, dedicato alla ricettività escursionistica d’alta quota, oggi più che mai al bivio tra esigenze di modernità e visione tradizionale del camminare in montagna.
L’incontro, sviluppato nell’ambito del progetto di cooperazione tra Italia e Svizzera V.E.T.T.A, punta la lente d’ingradimento sui rifugi alpini e sui bivacchi.
Durante la sessione del mattino, dedicata ai temi della qualità dell’accoglienza e dell’innovazione tecnologica dei rifugi alpini, esperti del campo universitario, delle istituzioni pubbliche coinvolte nel progetto e delle associazioni di categoria, presenteranno le esperienze condotte per la creazione e la diffusione di uno specifico marchio di qualità per i rifugi alpini, per promuovere la loro attrattività in forma integrata con il territorio e per migliorare i servizi agli escursionisti attraverso l’impiego delle più moderne tecnologie ed il supporto che la rete internet satellitare offre alla gestione di tali strutture.
La figura del gestore sarà poi al centro di due interventi rispettivamente dedicati al tema del rapporto contrattuale con la proprietà delle strutture e alla presentazione di un interessante esperienza di cooperazione franco-spagnola che ha portato a istituzionalizzare per la prima volta a livello europeo, la formazione universitaria dei gestori dei rifugi con uno specifico titolo di qualificazione professionale.
Gli interventi della sessione pomeridiana affronteranno il tema della valorizzazione delle strutture ricettive d’alta quota come meta turistica ed occasione di scoperta del territorio.
La presentazione di buone pratiche in campo promozionale turistico e di proposte innovative per favorire la conoscenza dell’ambiente muovendosi tra la rete dei rifugi, sposteranno gradualmente l’obbiettivo del convegno sulla tendenza al recupero di una dimensione più tradizionale di “scoperta” nella frequentazione della montagna. Camminare quindi sfruttando non solo i rifugi ma anche i bivacchi; un tempo nati come ripari di emergenza o strutture di supporto alle attività alpinistiche ed oggi sempre più d’appoggio alla fruizione escursionistica che si sposta in alta quota, favorita dai cambiamenti climatici e dal ritiro dei ghiacciai.
Si parlerà dei bivacchi come patrimonio strutturale da valorizzare e recuperare anche in una dimensione funzionale più confortevole e più accogliente per favorire il reincontro dell’uomo con la natura.
A lato del convegno, un’ interessante mostra dal titolo “Abitare minimo nelle Alpi” (realizzata dal Distretto Culturale della Val Camonica con il Parco Adamello con la collaborazione del Club Alpino Italiano . Regione Lombardia) con pannelli esplicativi e riproduzioni in scala, di progetti di bivacchi in quota, realizzati secondo criteri di minimo ingombro e semplicità formale.
Info: www.regione.piemonte.it – valorizzazione.montagna@regione.piemonte.it
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