Il 1950 fu per Millet – marchio nato negli anni ’20 dalla passione della famiglia Millet per la montagna – l’anno di svolta: il 3 giugno di quell’anno infatti Maurice Herzog e Louis Lachenal (prima spedizione himalayana francese) fecero propria la prima ascensione dell’Annapurna (8078 metri), utilizzando zaini Millet appositamente progettati e realizzati per quella spedizione.
Fu l’inizio della “leggenda” e di una vera e propria età dell’oro per Millet, che si affermò da subito in Francia come leader nella produzione di zaini e che vide contemporaneamente la diffusione del proprio marchio nel resto del mondo.
Nei dieci anni successivi, molte delle più importanti spedizioni himalayane e alpinistiche di alta quota utilizzeranno prodotti Millet, che nel frattempo ampierà la propria gamma con novità sempre più caratterizzate da forte innovazione e focalizzate sull’utilizzo nel severo ambiente di alta montagna.
Quando nel 1959 Raymond Millet (figlio dei fondatori dell’azienda) incontra Walter Bonatti, il grande alpinista italiano diventa il primo consulente tecnico a contratto di Millet: una collaborazione il cui successo fu siglato dall’efficace slogan “Affidate il vostro carico a Walter Bonatti”!
Dall’”Annapurna alla conquista del mondo”, si potrebbe anche dire, perché nei successivi anni ’60 Millet si affermò definitivamente nel mercato mondiale degli zaini come primo produttore a produrre zaini interamente realizzati in nylon, e perciò più leggeri e impermeabili: un’innovazione che fu a breve “imitata” da molti altri marchi, destinati però a rimanere sempre “secondi”.
Oggi Millet è uno dei brand più autorevoli in materia di equipaggiamento per la montagna. I suoi elementi naturali sono la neve, il ghiaccio, la roccia e le sue dimensioni sono la verticalità, l’altitudine e le condizioni estreme.
L’aspetto ecologico e lo sviluppo sostenibile sono inoltre diventati fondamentali per il brand, che da anni si dedica a diverse campagne di sensibilizzazione per il riciclaggio di materiali.
Andrea Bianchi
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