Mulino del Lupo.. un bel nome per un bel posto. Da un po’ non andavo a cavallo. Ho adorato questi amici quadrupedi sin da bambino, quando i miei genitori portavano me e mia sorella a girellare in sella per le vallate valdostane.
Ho conosciuto un nuovo amico, un incredibile appassionato e, da cosa nasce cosa, ho pensato di tornarvi con Elena. Si dice che il primo impatto che hai con una persona sia il suo odore. Reputo che per i posti sia lo stesso.
Basta un profumo a farci viaggiare saltando km e tempo, verso luoghi conosciuti oramai remoti.
Quattro travi e qualche candela si fanno rifugio e villaggio.
Ripenso allo chalet, agli alpeggi e alle tante scuderie. All’epoca in cui portavo i bimbi a fare ipoterapia. Ne avevo tanti con tante caratteristiche, colori, estrazioni, varie abilità, difficoltà e diverse abilità.
Avevo occhi che non funzionavano perché queste erano cose che vedevo solo io. Il loro sguardo era migliore del mio: per i bimbi c’erano solo i cavalli, il maestro e i compagni. Tutta la vita stava tra la colazione e la merenda, non c’era differenza tra il salmone di alcuni, la mia mortadella e il crudo di altri.
Quendo ero poi solo camminavo e camminavo ancora. Ho pensieri per tanti luoghi e così tanti odori in mente.
In uno dei muri di casa mia ho diversi ferri di cavallo appesi. Qualcuno l’ho regalato, altri li ho aggiunti. Quest’oggi ne avrò uno nuovo, lucente, ma solo per poco. Il nuovo vecchio odore invece, rimarrà scintillante.