L’11 dicembre si celebrano i giganti della Terra
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato l’11 dicembre di ogni anno “Giornata Internazionale della Montagna“ (International Mountain Day).
A partire dal 2003, la celebrazione viene osservata annualmente per far riflettere sull’importanza delle montagne per la vita, per sensibilizzare sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane e per avviare sinergie che portino un cambiamento positivo alle genti e alle terre alte di tutto il mondo.
La FAO coordina e organizza le celebrazioni e ha il compito di promuoverla a livello globale.
Le montagne. Gioielli naturali che dovremmo custodire
Le montagne ospitano il 15% della popolazione mondiale e un quarto degli animali e delle piante terrestri del mondo. Forniscono acqua dolce quotidianamente a metà dell’umanità. La loro conservazione è un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile .
Sfortunatamente, le montagne sono minacciate dai cambiamenti climatici e dallo sfruttamento eccessivo. Mentre il clima globale continua a scaldarsi, alcune delle popolazioni di montagna più povere al mondo, affrontano lotte ancora maggiori per sopravvivere. Le temperature in aumento significano anche che i ghiacciai si stanno sciogliendo a velocità senza precedenti, influenzando il fabbisogno di acqua dolce a valle per milioni di persone.
Questo problema riguarda tutti noi.
La loro conservazione è un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile.
Tema 2019: “Mountains Matter for Youth”
La Giornata internazionale della montagna è un’occasione per sottolineare come può essere difficile per i giovani delle zone rurali vivere in montagna. La migrazione dalle montagne porta all’abbandono dell’agricoltura, al degrado del territorio e alla perdita di antiche tradizioni culturali.
Istruzione e formazione, accesso al mercato, diverse opportunità di lavoro e buoni servizi pubblici possono garantire un futuro più luminoso ai giovani in montagna.
Quest’anno la Giornata Internazionale della Montagna sarà dedicata ai giovani, che ne assumeranno la guida richiedendo che le montagne e i popoli di montagna diventino centrali nelle agende di sviluppo nazionali e internazionali. Il manifesto 2019
Eventi nella “Giornata Internazionale della Montagna”
Tra gli eventi organizzati l’11 dicembre in Italia, segnaliamo:
Forum UNCEM a Roma
UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, organizza per la mattinatata di domani, a Roma, un Forum di analisi e condivisione su montagna, aree interne, enti locali, risorse ambientali, sviluppo e coesione.
L’incontro si terrà mercoledì 11 dicembre presso la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale, dalle ore 10,30 presso il Centro Congressi dell’Hotel Royal Santina (via Marsala 22) – Nuova sede.
Sarà presente il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia.
A Milano, evento tra arte e scienza: “La musica che muove le montagne”
Tanti ospiti illustri, si riuniranno a Milano l’11 dicembre, in un evento organizzato dalla FAO, per raccontare le montagne e la loro fragilità.
Al Teatro dal Verme si terrà il concerto “La musica che muove le montagne”, preceduto da un panel aperto al pubblico che, dalle 15:00 alle 16,30, coinvolgerà personalità di spicco che condivideranno le loro conoscenze ed esperienze e offriranno la loro visione per mettere in atto azioni che possano contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi montani e sulle comunità che vi risiedono.
Tra gli ospiti, l’alpinista valdostano Hervé Barmasse che poterà la sua testimonianza sullo stato di salute delle alte vette. Su quanto sia importante agire rapidamente in difesa dei monti anche per contrastare il cambiamento climatico si confronteranno Barmasse, il musicista e compositore Ludovico Einaudi, lo scrittore Paolo Cognetti, l’esperto di suoli alpini e glaciologo Michele Freppaz, la climatologa Serena Giacomin, l’attivista e ideologa Francesca Casale, l’antropologa Hildegard Diemberger, l’esperta di sviluppo sostenibile delle montagne Rosalaura Romeo e il fotografo Fabiano Ventura, moderati da Francesco Cara.
Divulgatore della cultura della montagna, che va compresa e rispettata, Hervé Barmasse si batte da sempre in difesa dell’eco-sistema montano, bene prezioso da salvaguardare. “E’ innegabile che anche le montagne – paradigma dell’indistruttibilità – stiano cambiando. I ghiacciai arretrano e si abbassano, e questo lo si percepisce molto anche sulla ‘mia’ montagna, il Cervino, dove c’è sempre meno neve, anzi, dove questa estate non c’è mai stata” aggiunge Barmasse. “L’impegno di ognuno di noi è importante, e tutti dobbiamo fare qualcosa. La montagna ha bisogno di persone coraggiose in grado di difenderla”.
A Trento, proiezione di “Fine Lines” alla presenza i Peter Habeler, in ricordo di David Lama
Torna a Trento sul grande schermo del Cinema Astra mercoledì 11 dicembre alle 21, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna il film “Fine Lines” di Dina Khreino, (Emirati Arabi Uniti, Hong Kong / 2018 / 97′), Premio del pubblico per il miglior Film di Alpinismo – Rotari alla scorsa edizione del Trento Film Festival, in cui venti dei più grandi alpinisti e scalatori al mondo si raccontano per la prima volta, intrecciando le loro testimonianze in un unico racconto che ispira e commuove. Alla proiezione sarà presente il grande alpinista austriaco Peter Habeler, per un emozionante ricordo di David Lama.
A Trieste, serata dedicata ad un viaggio scialpinistico nel Caucaso georgiano
Le sezioni triestine del Club Alpino Italiano: Società Alpina delle Giulie e Associazione XXX Ottobre, lo Slovensko Planinsko Društvo Trst (Società Alpina Slovena di Trieste) e l’Associazione Culturale “Monte Analogo” quest’anno celebrano la Giornata Internazionale della Montagna con una serata dedicata al viaggio scialpinistico nel Caucaso georgiano compiuto nella primavera scorsa da tre ragazzi della XXX Ottobre.
“Sognando l’Ušba, un viaggio scialpinistico nel cuore del Caucaso georgiano”, un racconto per immagini di Alberto Dal Maso, Lorenzo Michelini e Sara Segantin, verrà presentato mercoledì 11 dicembre, alle ore 19, al Teatro di Santa Maria Maggiore (via del Collegio 6, Trieste). Ingresso libero.