Care amiche e amici, appassionati di natura e avventura, oggi vi parlo di uno di quegli incontri magici davvero da non perdere, a cui varrebbe la pena dare il massimo risalto.
I segreti del Bosco è un evento semplicemente straordinario che si svolgerà il 27 Gennaio alle 15.30 a Uscio (Ge), nella sala da ballo (locale ex Dolce Vita)
Com’è possibile imparare a conoscere i misteri di questo magico ambiente?
Attraverso la proiezione video/immagini e la spiegazione su slide, il tutto accompagnato da suppellettili e contornati da laboratori per bambini!
Ho deciso di intervistare una delle anime promotrici di quest’attività, Noemi Alocci, classe 1994, da sempre ha vissuto a Uscio dove ha imparato a svelare la vita verde non solo sui libri, ma proprio sul campo, anno dopo anno da quando ha memoria.
Noemi, com’è nata l’idea de “I segreti del bosco”?
Io ed Elisa Picasso abbiamo sempre avuto il desiderio di diffondere le immagini catturate nei vari appostamenti e quelle registrate dalle nostre fototrappole; immagini curiose, che raccontano attimi rubati ai simpatici e affascinanti abitanti del bosco. Attraverso un’ attenta scelta di posizionamento e la familiarità con il territorio, è stato possibile osservare quello che abbiamo prima letto e studiato nei libri, soprattutto a livello etologico.
Alcuni membri del comitato Vivi Uscio hanno subito mostrato interesse per il nostro lavoro, così ci siamo messi all’opera per imbastire una collaborazione e siamo state immediatamente accolte da tutti quanti alla prima riunione disponibile.
È la prima volta che fate questa esperienza o ce ne sono state altre prima? La rifarete?
Qualche anno fa stavamo pensando alla proiezione di un piccolo documentario sulla fauna locale, ma la pandemia ha distrutto il progetto. Ci piacerebbe sicuramente proporre il materiale in nostro possesso, magari adattando la chiave di lettura per diversificare il pubblico, con un linguaggio anche più tecnico, plasmare i contenuti e le informazioni in base all’età.
L’aiuto e l’appoggio del comitato sono stati fondamentali per soddisfare qualsivoglia necessità che muova un passo verso la realizzazione.
Chi sono gli artefici o chi è l’artefice di questo magnifico progetto?
I segreti del bosco nasce dal grande calore che ci ha riservato il comitato Vivi Uscio, un gruppo nato per promuovere iniziative per l’ infanzia, grazie alla creazione di una rete di persone con svariate competenze e conoscenze… tante idee, molta carica, fantasia e iniziativa. Insomma ognuno aggiunge, propone o elabora un’iniziativa e dopo una piacevole chiacchierata con il gruppo direttivo è subito evento!
È bastata la scintilla per far partire un complesso ingranaggio organizzativo che ha saputo soddisfare e colmare il programma che abbiamo presentato senza alcun intoppo.
A cosa serve questo progetto? Cosa ti aspetti al riguardo?
Questo evento ha come obiettivo primario di sensibilizzare e rendere accessibili importanti concetti a tutti, disegnandoli sul nostro territorio per concretizzarli e dimostrare quanto sia possibile avere una vasta gamma di meraviglie a portata di mano, grazie a un’attenta osservazione e una minima conoscenza di quello che ci circonda. L’ idea è quella di fornire istruzioni grazie alle quali tutti possano dedurre quali abitanti si nascondano o si palesino furtivamente ai nostri occhi, attraverso l’ individuazione di alcuni segni inconfondibili, (come orme, fregoni, insogli, raspate…).
Crediamo che strutturato come un gioco, un bambino possa trovare più piacevole e anzi spronare i suoi genitori o amici per una passeggiata nel bosco, più consapevole e informato a portare con sé il suo piccolo bagaglio da esploratore.
Non soffermarsi alla prima occhiata ma andare a fondo e godersi appieno tutta l’ energia e la più piccola minuzia che lo circonda.
Grande idea del comitato a fine giornata sarà distribuito un libretto per appuntare quali animali si vedranno nella prossima passeggiata nel bosco, una divertente check-list da compilare in famiglia per proseguire questo viaggio usciti dalla sala.
Qual è stato il tuo percorso di crescita?
Ero iscritta all’università di scienze ambientali e naturali, che ho lasciato dopo qualche esame, sia per motivi lavorativi, sia perché mi sono resa conto di quanto amassi etologia, zoologia, istologia e quanto di contro non mi importasse della staticità espressa da matematica, fisica, chimica. Ho perciò deciso di coltivare la mia passione per i selvatici, leggendo, guardando documentari, studiando libri e fortunatamente non smettendo mai di farmi domande a riguardo.
Il mio “da grande vorrei fare” era quello di diventare documentarista… Allora mi sono intestardita e ho coltivato in parallelo questo mio interesse con l’ hobby della fotografia, dietro o quasi, alla porta di casa.
Ho sempre difeso l’ idea di voler immortalare un determinato dettaglio, un determinato sguardo, un particolare, andando anche contro le regole della fotografia… motivo per il quale, dopo due lezioni, ho abbandonato subito un corso al quale mi ero iscritta. Lo stesso soggetto veniva fotografato allo stesso modo da tutti, mentre io volevo comunicare un messaggio tutto mio.
Tanti errori, sfocature, posizionamenti sbagliati, che infine mi hanno portato a capirci qualcosa di più.
Da un po’ di anni mi sopporta nelle mille avventure Elisa, tra nottate in macchina per fare il nostro censimento personale e qualche scatto, appostamenti, posizionamenti. Una mia cara amica, con la quale sognavamo da anni di mettere a punto un progetto simile, abbiamo tanti interessi fuori dal comune insieme e per questo siamo molto in sintonia!
Stai lavorando a questi progetti e hai una bimba da pochi mesi. È un buon esempio per le neo mamme: come si riesce a conciliare il tutto?
Mentre prima il tempo libero permetteva a me ed Elisa di vederci più spesso, adesso abbiamo organizzato il lavoro basandoci sulla scrittura dei testi a distanza e vedendoci di tanto in tanto per imbastire la presentazione e miscelare i vari ingredienti a nostra disposizione.
Helena è un piccolo terremoto paffutello di 7 mesi e mezzo che richiede, come tutti i bimbi, molte attenzioni e vuole sempre essere stimolata e ha una carica pazzesca.
Fortunatamente posso contare sul pronto appoggio di mia mamma, di Andrea (mio marito) e di mia sorella Lisa che, oltre al lato babysitter mi ha aiutato a livello grafico di impaginazione delle brochure e delle slide.
Sicuramente non è facile combinare il tutto, però credo ne valga la pena, per poter ritrovare quel senso di comunità che si instaura soprattutto nei piccoli paesi e mi piacerebbe un domani qualcun altro facesse questo, quando ci sarà mia figlia, che è stata sicuramente la molla che ha fatto scaturire in noi questo pensiero.
Ho cercato nei momenti di nanna di scrivere il più possibile, ma l’ aiuto è stato indispensabile, sia per la stesura che per l’avermi accompagnata ai vari appuntamenti per l’ organizzazione.