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George Whitmore, durante un’escursione a Taft Point con El Capitan sullo sfondo, il 26 maggio 2016. Fonte: video di Eric Paul Zamora @Fresnobee.com
Con Wayne Merry e Warren Harding aprì “The Nose” su El Capitan. E’ morto all’età di 89 anni, vittima di complicazioni legate al coronavirus
Il leggendario scalatore americano George Whitmore è morto all’età di 89 anni, a causa di complicazioni legate al Covid-19. Nel 1958, insieme a Wayne Merry e Warren Harding, realizzò un’impresa apparentemente impossibile fino a quel momento: la prima salita della grande parete di El Capitan, in Yosemite, attraverso la sua via “The Nose”.
Un anno prima, Royal Robbins, Jerry Gallwas e Mike Sherrick avevano superato l’Half Dome, ma la grande sfida era la parete regina della valle, El Capitan. Dopo 47 giorni di lavoro in parete tra il 1957 e il 1958, e un ultima spinta di 12 giorni, il 12 novembre 1958, alle 6 del mattino, Harding, Merry e Whitmore raggiunsero la cima, dopo aver aperto quella che forse è la via più iconica nella storia dell’arrampicata su roccia.
George Whitmore, nato a Fresno, in California, nel 1931, aveva allora 27 anni. Farmacista di professione, iniziò ad arrampicare nel 1953, mentre studiava Farmacia a San Francisco. Continuò ad arrampicare per tutta la vita. Oltre alla sua passione per l’arrampicata, Whitmore era anche un attivista ambientale e grande sostenitore della conservazione della natura.