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14 Gennaio 2025

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Europa

Addio a Gerard Olivé, il “bivacchista dei 3000”

Gerard Olivé. Fonte IG

Il 41enne alpinista e avventuriero spagnolo ha perso la vita sul Pico de Aneto

Gerard Olivé, noto sui social per la pubblicazione di foto e video realizzati in bivacchi estremi, è morto all’inizio di questo mese nella catena montuosa dei Pirenei.

Esperto alpinista e avventuriero, lo spagnolo conosciuto come il “bivaccchista dei 3000” voleva trascorrere la notte di Capodanno sulla cima del Pico de Aneto, a 3.404 metri di altitudine.  Il corpo senza vita dello scalatore è stato ritrovato dalla Guardia Civil spagnola qualche giorno dopo.

Sull’account Instagram di Gerard Olivé, 41 anni, cameraman appassionato di montagna, appaiono decine di foto di montagne, dai Pirenei, una catena montuosa che conosceva come il palmo della sua mano, al Perù. Tra le foto da lui pubblicate,  numerosi i bivacchi allestiti in ogni condizione atmosferica e su ogni terreno: sepolti nella neve, a volte protetti da qualche pietra, oppure incastonati in una cavità, al riparo dal vento. “Non c’è niente di più appagante per me –  aveva scritto sei mesi fa sui suoi canali social – che essere avvolto nel mio piumone… dormendo profondamente tra le nuvole.”

Olivè il 30 dicembre, lasciata la sua auto nella città di Benasque, aveva raggiunto da solo un rifugio e vi aveva trascorso la notte, insieme ad un altro scalatore. Il giorno dopo, sempre solo, era partito per le vette dell’Aneto. Il 2 gennaio, la famiglia – non vedendolo rientrare – ha allertato le autorità. Dopo giorni di ricerche, è stata la Guardia Civil spagnola a ritrovare il suo corpo senza vita. Le circostanze dell’incidente non sono ancora chiare, ma si ritiene che l’alpinista sia caduto nel vuoto dalla Cresta de Salenques, un passaggio tecnico notoriamente pericoloso.

Olivé nei suoi documentari

Gerard Olivé in un’amaca, nei Pirenei, 2022. Fonte instagram

Gerard Olivé divenne famoso su Instagram nel 2022 dopo la pubblicazione di un video che lo ritraeva sospeso in un’amaca, nei Pirenei.

Non era un principiante. Tutt’altro. Lo scorso inverno aveva nuovamente attraversato i Pirenei da solo, per 15 giorni, munito di pulka, in completa autonomia. Senza tenda e ovviamente bivaccando. Un’avventura che ha raccontato in un documentario  uscito nella primavera 2024, intitolato Ikigai (“ragione di vita” in giapponese), da lui stesso realizzato e disponibile gratuitamente su YouTube.  Secondo la cultura giapponese, tutti hanno un ikigai. Trovarlo richiede una ricerca interiore profonda e spesso prolungata, considerata molto importante, poiché si ritiene che la scoperta del proprio ikigai dia un senso alla vita.

Due anni fa, con “Aware”, Olivé raccontò la sua passione per  la montagna e i bivacchi. Nel presentare il suo superbo documentario di 35 minuti, Olivé scrisse: “Vedere il sole tramontare dietro un mare di montagne innevate, i colori del tramonto che cambiano ogni minuto, quel preciso momento in cui vedi i primi raggi di sole dopo aver trascorso lunghe ore dentro casa. Momenti che ti rendono completamente felice, anche se solo per questi piccoli attimi fugaci. Questo per me è il bivacco, la ricerca della felicità. »

Recentemente aveva pubblicato un documentario sulla scalata del Chopicalqui (6.355 m) nella Cordillera Blanca in Perù.

 

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