MENU

24 Giugno 2024

Climbing · Vertical · Resto del Mondo

Addio a John Middendorf, grande scalatore di big wall. Aveva 65 anni

John Middendorf. Fonte patagonia.com

Dall’apertura di una delle vie più difficili del mondo alla progettazione di portaledge, Middendorf ebbe un impatto enorme sull’arrampicata delle grandi pareti

È morto all’età di 65 anni John Middendorf, grande scalatore americano di big wall, progettista/produttore di attrezzatura per l’arrampicata e ambientalista. E’ stato uno dei più grandi alpinisti della sua generazione. Lo ha annunciato sui social la Bob Brown Foundation, precisando che Middendorf è deceduto per un ictus.

La moglie Jeni, ha  ricordato John su Instagram. Middendorf, nato il 13 aprile 1959 a New York City è scomparso venerdì 21 giugno mentre si trovava con la famiglia nel Rhode Island.

Nel 1992, insieme a Xaver Bongard, effettuò la prima salita di The Grand Voyage (VII 5.10 A4+ WI3) sulla Great Trango Tower (6.231 m), la via che attraversa il pilastro nord-est, all’epoca considerata una delle bigwall più difficili al mondo. La salita durò 15 giorni. Il team svizzero-americano utilizzò i portaledge progettati dallo stesso Middendorf.

Nel  1986 fondò A5 Adventures Inc.,  ispirato dalla terribile notte trascorsa sull’Half Dome, durante la quale lui e i suoi compagni di squadra rischiarono di morire a causa della protezione inadeguata. Nel 1997 l’azienda fu  assorbita da The North Face. Middendorf continuò a lavorare lì per diversi anni, occupandosi dello sviluppo prodotti. Successivamente, insegnò in  una scuola della Tasmania,   progettando, contemporaneamente,  un altro portaledge, che rese disponibili con licenza aperta tramite il sito bigwallgear.com. Sempre in Tasmania si impegnò  in progetti per l’ambiente.

John Middendorf, Wind River Range, 1991. Fonte commons.wikimedia.org

Autore di numerosi articoli sull’arrampicata e l’ecologia, nel 2021-2023 scrisse una storia in 2 volumi sull’attrezzatura per l’arrampicata: Mechanical Advantage: Tools for the Wild Vertical.

“Ebbe un enorme impatto sull’arrampicata delle bigwall in Yosemite non solo con le sue salite, ma anche con le sue continue innovazioni nell’attrezzatura – ha scritto di lui Tom Evans, che documentò per decenni l’arrampicata su El Capitan –  I suoi design sono utilizzati in tutto il mondo, soprattutto in Yosemite. Era un brav’uomo e un amico per tutti quelli che lo conoscevano. Il rispetto che John si è guadagnato nella nostra comunità è indescrivibile. Non c’è tra noi un uomo più onorevole e umile. Mancherà molto a noi “vecchietti” e ai tanti suoi amici.”