Alex Honnold. Foto: Jimmy Chin. Fonte: A. Honnold/facebook
Lo scalatore californiano ha scalato per undici ore senza corda, tre vie classiche: ‘Cloud Tower’ (11 lunghezze, 7a+), ‘Original Route to the Rainbow Wall (14 lunghezze, 7a+) e Levitation (10 lunghezze, 6c+). Ognuna, è una fetta di storia del Red Rocks
All’inizio di questa settimana Alex Honnold ha completato uno storico collegamento in free solo di tre vie multipitch nel Red Rocks Canyon, Las Vegas (USA).
La tripletta in solitaria di Honnold a Red Rocks lo ha portato su tre delle pareti più iconiche della zona. Ha iniziato su ‘Cloud Tower’, un 7a+ di 11 tiri su una parete con lo stesso nome, poi ha salito la ‘Original Route’, un 7a+ di 14 tiri sulla Rainbow Wall, e poi ha scalato ‘Levitation 29’, un 6c+ di 9 tiri su Eagle Wall. Honnold ha concluso la sua giornata di 11 ore con un tentativo su Dogma, un 5.11+ di 15 tiri, ma si è ritirato. “Sono stato su Dogma, con l’intenzione di farla comunque, ma dopo i primi quattro tiri i piedi e le dita dei piedi mi facevano troppo male per riuscire a divertirmi nella salita. Così sono sceso e sono tornato a casa.”, ha spiegato il climber americano.
Alla domanda su come confronta quest’impresa con il free solo su El Cap, Honnold ha risposto: “Questa è la cosa interessante. È piuttosto difficile. Niente di quello che farò sarà paragonabile a ‘Freerider’ e non ci sarà mai un film e a nessuno importerà più di tanto. Ma in termini di sforzo mentale e sforzo fisico, questa è stata una giornata molto più dura di quella su El Cap. È un’arrampicata più difficile, ma penso che nel complesso con questo collegamento, ci siano più metri verticali di arrampicata, probabilmente un’arrampicata più sostenuta e molti più chilometri. Conta da 10 a 12 tiri di 5.11 o 5.12 o qualcosa del genere.”
Tuttavia, a differenza del 2017, questa volta non ha nemmeno scattato una fotografia per immortalare la sua avventura.
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