Alex Txikon, insieme a Eneko Garamendi, cuoco della spedizione, al loro arrivo a Loiu, in Spagna, gennaio 2025. Fonte A. Txikon/FB

Il basco, leader della spedizione, ha lasciato il Nepal. Sajid Sadpara: “Nei prossimi giorni decideremo se tornare al Campo Base o annullare la spedizione”

Alex Txikon ha lasciato Kathmandu ed è rientrato in Spagna. Le sue condizioni non gli permettono di sostenere una spedizione invernale su un Ottomila. Ricordiamo che due settimane fa, in procinto di iniziare l’avventura sull’Annapurna, l’alpinista basco è stato colpito da un attacco di appendicite acuta. Evacuato,  è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza nella capitale nepalese.

“Naturalmente l’avventura vissuta quest’inverno non è stata quella che avevamo programmato, ma la salute viene prima di tutto e l’Annapurna sarà sempre lì”, ha commentato Txikon.

“Ho provato un dolore intenso, come mai avevo provato prima e, trovandomi in un posto così isolato, la situazione mi ha spaventato”, ha dichiarato il 43enne alla stampa spagnola al suo arrivo all’aeroporto di Loiu, nei Paesi Baschi. Fortunatamente, grazie al rapido intervento del suo team, è stato trasportato all’ospedale di Kathmandu, dove i medici hanno confermato la diagnosi di appendicite acuta. L’operazione chirurgica è riuscita, ma l’équipe medica ha raccomandato al basco un periodo di recupero di almeno tre settimane, il che ha reso impossibile per lui proseguire la spedizione. “Le condizioni igieniche del centro non erano delle migliori e, tornato a casa, voglio fare un controllo perché i punti tirano e credo che uno sia infetto”, ha aggiunto Txikon.

La speranza iniziale era che il resto del suo team, di cui fanno parte un forte gruppo di sherpa di Seven Summit Treks, il pakistano Sajid Ali Sadpara, l’italiano Mattia Conte e l’iraniana Sarah Advobai, potesse continuare la spedizione. Tuttavia, due giorni fa Sadpara ha annunciato che l’intero team è tornato a Kathmandu e potrebbe annullare la spedizione.

“Il leader della spedizione è partito e si prevedono forti venti fino al 19-20 gennaio”, scrive il pakistano. “Nei prossimi giorni decideremo se tornare al Campo Base o annullare la spedizione”.