Alex Txikon verso il CB del Makalu

Alex Txikon in Nepal, novembre 2022. Fonte facebook

L’alpinista basco è in Nepal, dove ha in programma diversi progetti per i prossimi mesi. Txikon: “Vi terrò aggiornati”

Alex Txikon è in Nepal da qualche giorno e ha iniziato il trekking di avvicinamento al Makalu, la quinta montagna più alta della Terra con i suoi 8.463 m s.l.m. L’ottomila si trova catena dell’Himalaya, al confine tra Nepal e Tibet, circa 22 km ad est dell’Everest (8.848 m).

“Continuiamo ad avanzare verso il CB del Makalu – informa Alex – Oggi [29 novembre] siamo arrivati a Seduwa, una cittadina che ci accoglie sempre con un grande sorriso. Abbiamo visitato l’ospedale e la scuola. Gli occhi di queste ragazze e ragazzi brillano. Uno di loro ci ha detto che il suo sogno è scalare l’Everest”.

“Abbiamo diversi progetti molto interessanti in programma per i prossimi mesi – ha affermato Alex alla partenza per l’Himalaya – Vi terrò aggiornati”.

Nei programmi dello scalatore basco, anche quello di raggiungere il CB dell’Everest insieme all’amico Javier Lopez, affetto da paralisi cerebrale. “Sono sicuro che imparerò molto più io da lui che lui da me. E sicuramente rideremo un sacco! Inizieremo dal 10 dicembre. Non vedo l’ora!”

Javier López, vincitore del Premio Lo Imposible 2022, tenterà dunque il trekking che lo porterà al campo base dell’Everest (5.364 metri slm), accompagnato da Txikon, che lo aiuterà a realizzare questo importante sogno.

Javier ha incontrato Txikon al Gala del Premio Lo Imposible 2022, organizzato dalla Fondazione Urbegi per la prima volta il 13 giugno, per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili o a rischio di esclusione. La chimica tra i due è stata immediata. Hanno stretto rapidamente una bella amicizia che li ha portati a prendere in considerazione questa sfida che cercheranno di ultimare in poche settimane. Non sarà facile, poiché lungo il percorso dovranno superare importanti difficoltà.

La loro spedizione dovrebbe durare circa 10 giorni. Ma come dice Txikon, “l’importante in montagna è tornare”, quindi non correranno rischi inutili.