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27 Maggio 2021

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Alto Adige. Riapertura estiva dei rifugi: sicurezza anche in quota

Fonte Ansa Trentino

Chi questa estate vorrà pernottare in un rifugio in Alto Adige dovrà essere vaccinato, testato oppure guarito

A metà giugno prenderà il via la nuova stagione estiva per i 54 rifugi altoatesini, 26 della Provincia, 12 dell’AVS e 16 del CAI. Nel corso dell’incontro tutti hanno convenuto sull’assoluta importanza che vi sia chiarezza in merito alle regole da rispettare in materia di sicurezza igienico-sanitaria di prevenzione del Covid-19.

“È necessario garantire la sicurezza anche in quota”, ha affermato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, intervenendo su questo aspetto. Facendo riferimento all’ultima ordinanza provinciale ha ricordato che valgono le stesse regole della ristorazione; dal 1° giugno non sarà più necessario agli avventori il Corona Pass o certificato verde per accedere agli spazi interni dei rifugi; se in possesso di Corona Pass per l’accesso basterà la mascherina chirurgica, invece della mascherina FFP2.

Il Corona Pass resterà obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi che spesso avvengono in stanzoni in comune, con la presenza di varie persone di differenti nuclei familiari. “In tal modo nel 2021 sarà possibile ai gestori dei rifugi accogliere più persone rispetto alla passata stagione”, ha fatto presente Kompatscher. Chi giunge ai rifugi per pernottare senza Corona Pass avrà, in via eccezionale, la possibilità di eseguire un test nasale. Come hanno sottolineato i rappresentanti di ASV e CAI, per la posizione dei rifugi e la loro difficile raggiungibilità, eseguire test regolari per le persone non ancora vaccinate comporterebbe un enorme impiego di tempo, con difficoltà logistiche. “Comunque, vanno assolutamente evitati gli assembramenti verificatisi in passato”, ha rimarcato il presidente della Provincia.