Un miglio di corsa in 9 minuti e 48 secondi, a 5160 metri di quota. Questo il tempo fatto segnare dall’atleta che si è cimentato nella sfida durante il trekking di avvicinamento al campo base dell’Everest
Andrea Lanfri prima della partenza per l’Everest aveva promesso un record dal campo base e lo ha realizzato ancora prima di raggiungerlo. Venerdì 1 aprile, presso il villaggio di Gorakshep, ha corso sulle lame il miglio più alto al mondo in soli 9 minuti e 48 secondi. Un primato che adesso passerà al vaglio del Guinness World Records per l’omologazione.
“Nessun pluri amputato aveva mai provato una sfida di questo tipo – spiega Andrea – Non è stato per nulla facile. Il terreno su cui ho corso non è ovviamente quello di una pista di atletica. Al contrario era irregolare e spesso disomogeneo. I primi giri sono stati più che altro un rodaggio per abituarmi alla superficie e alla gestione delle lame, che non sempre garantivano la stessa spinta proprio a causa delle caratteristiche del terreno”. Un volta presa confidenza con l’ambiente Andrea ha iniziato a spingere e mentre guadagnava metri il cronometro continuava la sua scalata. “Quando, negli ultimi cento metri, ho guardato l’orologio mi sono reso conto che ce l’avrei fatta e sono scattato dando tutto quello che avevo in corpo. Alla fine ho fermato il cronometro a 9 minuti e 48 secondi”.
A seguire Andrea nel suo tentativo di record gli abitanti di Gorakshep e i bambini del posto dagli sguardi stupiti. Ma anche cavalli, yak e una moltitudine di cani. “Uno di questi mi ha anche fatto compagnia durante la corsa seguendomi per un tratto” ricorda divertito Andrea che, chiusa la parentesi record ha proseguito il suo cammino raggiungendo il campo base dell’Everest. Ora tutti gli sforzi sono concentrati al raggiungimento del ‘tetto del mondo’.
L’omologazione del Guinness World Records
Prima di partire per l’Everest Andrea si è confrontato con i tecnici del Guinness World Records per l’omologazione. “Il primo punto su cui abbiamo discusso è stato quello relativo al tempo. Sono stati loro a indicare la soglia massima dei 10 minuti”. Poi hanno dovuto lavorare sulla parte pratica relativa al percorso. “Per soddisfare i criteri necessari affinché il record venga omologato abbiamo dovuto segnare un percorso di 100 metri, utilizzando un metro e filmando l’intera operazione” spiega Andrea. “Lungo questo tracciato ho corso il mio miglio”, cioè una lunghezza pari a 1 chilometro e 600 metri.