Reiner: “Una splendida cavalcata di 35 metri …”
È vero che la specialità di Angelika Rainer è sempre stata l’arrampicata estrema su ghiaccio, ma l’italiana scala con successo anche su roccia e recentemente, ha aperto la sua via sportiva più difficile.
A quattro anni dal suo primo 8c (Cinque Uve a Narango, Arco), l’altoatesina ha superato gli oltre 30 metri di lunghezza di ‘Solitary Souls’ (8c+), nella falesia di Piazzole, sempre ad Arco, in Trentino.
L’ex progetto chiodato da Nico Favresse, era poi stato riesumato da Lorenzo De Bonis e liberato da Alfredo Webber nel 2019 che lo battezzò ‘Solitary Souls’. Adam Ondra ne ha effettuato la salita a vista a marzo 2022, confermandone il grado.
Rainer ne ha parlato così sui suoi canali social:
“Una splendida cavalcata di 35 metri su tufi, fessure e tasche, alcuni movimenti lunghi, incroci pazzeschi e una grande dose di resistenza. Una bellissima linea in una delle zone più tranquille e panoramiche di Arco.
Inutile dire che sono felice.”
La due volte vincitrice della Coppa del Mondo di arrampicata su ghiaccio (2012, 2015) e tre volte Campionessa del Mondo di arrampicata su ghiaccio (2009, 2011, 2013), è stata la prima donna al mondo a superare un tiro di drytooling gradato D15 con “A line above the sky”, Tomorrows World, in Marmolada, una delle vie di drytooling più difficili al mondo (2017); al suo attivo anche la ripetizione nel 2020 di “Ironman” (D14+) liberata da Robert Jasper (2012) nella falesia svizzera di Eptingen.