Txikon: “Abbiamo deciso di dire sì alla vita…”
Alex Txikon ha chiuso la spedizione invernale all’Annapurna I.
“Non posso permettermi di esporre ulteriormente ai rischi i miei compagni”, ha scritto l’alpinista basco, “ed è per questo che, dopo aver discusso e meditato tutta la mattina, abbiamo deciso di dire sì alla vita, abbandonando i nostri tentativi”.
“Penso che restare sarebbe sconsiderato date le condizioni molto impegnative e rischiose della montagna – ha aggiunto il 42enne – L’Annapurna è in costante trasformazione ed è una minaccia ovunque andiamo. È ora di fare le valigie e tornare a casa”.
La scorsa settimana la squadra di Txikon aveva lanciato la terza rotazione in quota e giunta a Campo 3 (6400 m), era stata costretta ad abbandonare la salita verso la vetta dopo aver scoperto che tutto il materiale depositato a C3 era sprofondato in un crepaccio.
“Abbiamo raggiunto il Campo 3 tre volte e non lo faremo più…”, ha spiegato Txikon nella sua relazione. “Due di noi hanno addirittura scalato il grande Colouir quattro volte… Per avere un’idea, è uno dei luoghi più pericolosi e folli che si possano immaginare: se ti prende una valanga, rilascia schegge in blocchi di ghiaccio di diverse dimensioni, più grandi di un’automobile, spazzandoti via dalla faccia della terra… abbiamo già corso troppi rischi, una cosa è che prenda me, ma non i miei compagni. Questa volta mi è andata doppiamente bene (due valanghe ci hanno quasi ucciso)…”.
Un impressionante video postato da Mattia Conte il 13 gennaio, mostra una delle valanghe a cui Txikon fa riferimento.